Presi ostaggi a Guayaquil, città devastata dalle gang. Paese sull’orlo della guerra civile
L'Ecuador è sempre più nel caos e a un passo dalla guerra civile: nel pomeriggio un gruppo di uomini armati e incappucciati ha fatto irruzione in uno studio del canale pubblico, in diretta, della città di Guayaquil, epicentro da mesi delle violenze. Il presidente Daniel Noboa ha dichiarato "il conflitto armato interno" e "guerra" ai narcos, ordinando l‘ evacuazione immediata del Parlamento e di tutti gli uffici pubblici della capitale Quito. Un clima esplosivo da giorni divampato nelle ultime ore con segnalazioni di saccheggi e violenze, per ora smentite ufficialmente dalle forze dell'ordine.
Nelle drammatiche immagini trasmesse in diretta, che hanno fatto il giro del mondo sui social, uomini incappucciati, vestiti con delle tute sportive, con in mano granate e fucili mitragliatori hanno preso in ostaggio diversi giornalisti e tecnici, minacciandoli di morte. Molti giornalisti con le mani giunte li pregano di aver salva la vita. Dopo una mezz'ora di panico, le luci dello studio si sono spente e s’è solo potuto sentire l'arrivo delle forze speciali della Polizia. "Per favore, sono venuti per ucciderci. Dio non permettere che ciò accada. I criminali sono in onda", ha detto all'Afp uno dei giornalisti in un messaggio su WhatsApp. Secondo le ultime informazioni l'azione degli agenti è riuscita a liberare gli ostaggi e arrestare parte del gruppo degli aggressori.
Durante l'assalto alla tv, il presidente, Daniel Noboa, ha dichiarato che è in corso un "conflitto armato interno" nel paese, chiedendo per decreto lo spiegamento e l'intervento immediato delle forze di sicurezza contro il crimine organizzato. Noboa ha identificato come "terroristiche" e "attori non statali" alcune delle più potenti organizzazioni criminali di narcotraffico attive sul territorio. Il caos si è riservato nelle strade con i militari per strada mentre si moltiplicano i saccheggi dei centri commerciali. Alcuni hanno filmato uomini armati mentre sparano a vetture della polizia e diverse macchine bruciate per strada. Si moltiplicano appelli a rimanere per casa, mentre c'è chi segnala di bande di criminali che stanno cercando di fare irruzione nelle università per catturare degli ostaggi.