Italia

Si risveglia l’Etna: colonna eruttiva di 4,5 chilometri

A essere tornato in attività è il cratere situato a Sud-Est, che sta provocando la caduta di cenere lavica su diverse località limitrofe

Le ultime colate di lava risalgono al 14 agosto scorso
(Keystone/Archivio)
12 novembre 2023
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Torna a dare spettacolo l’Etna con la ripresa di attività stromboliana, prima, e con fontane di lava ed emissione di cenere, dopo. In attività è il cratere di Sud-Est da cui emerge una colonna eruttiva alta circa 4,5 chilometri che provoca la caduta di cenere lavica su diversi paesi etnei, come Milo e Zafferana Etnea.

Situazione monitorata

La situazione è seguita dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che monitorano il vulcano attivo più altro d'Europa anche attraverso l'analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza. Dal modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche, la simulazione della dispersione del plume vulcanico indica una direzione Est-Sud-Est.

Spettacolari fontane di lava

Un incremento dell'attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell'Etna era stata registrata la notte scorsa, sempre dal cratere di Sud-Est. Il fenomeno è stato accompagnato da un modesto trabocco lavico dalla sella del Sud-Est, confinato in zona sommitale. Dal pomeriggio l'attività si è intensificata passando da stromboliana a parossistica, con le spettacolari fontane di lava. Ad accompagnare i fenomeni eruttivi è stata la costante crescita dei livelli del ‘tremore’ dell'Etna che segnala la risalita del magma incandescente nei condotti interni dell'edificio vulcanico e che preannunciano, a volte, come accaduto questa volta, la risalita accompagnata da boati causati dell'emissione violenta di gas.

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