Estero

Mosca mostra i muscoli: testato nuovo sottomarino nucleare

Si continua a combattere sul terreno e la diplomazia non trova spiragli di pace: Kiev rivendica di aver colpito una nave russa nella Crimea occupata

(Keystone)
5 novembre 2023
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La Russia torna a mostrare i muscoli testando un missile balistico intercontinentale in grado di trasportare testate nucleari, poco dopo aver revocato la ratifica del trattato che mette al bando gli esperimenti atomici. Un modo per far salire la tensione nucleare, mentre Kiev rivendica di aver colpito una nave russa nel cantiere di Zaliv, dove si costruiscono imbarcazioni della Marina russa nella Crimea occupata: come a mettere in chiaro che "la flotta del Mar Nero della Federazione Russa non sarà" nella penisola, ha affermato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak.

Il lancio del missile russo Bulava, il primo in circa un anno, è stato effettuato nel Mar Bianco dal "nuovo sottomarino nucleare strategico Imperatore Alessandro III" di quarta generazione, ha dichiarato in un comunicato il ministero della Difesa russo. Il missile – continua ancora il ministero – ha colpito il suo obiettivo in un campo di prova nella penisola di Kamchatka, nell'Estremo Oriente russo. Il Bulava, codice SS-NX-30 nella classificazione Nato, ha una gittata di 8’000 chilometri e una lunghezza di 12 metri e può essere equipaggiato con dieci testate nucleari. E il sottomarino Imperatore Alessandro III, classe Borei, è equipaggiato con 16 di questi missili, secondo l'esercito russo. Una potenza di fuoco devastante che evidenzia il livello di minaccia atomica di cui la Russia è in possesso. E che conosce sempre meno limitazioni, smantellate pezzo per pezzo dal governo russo di Vladimir Putin. Giovedì scorso lo zar ha infatti promulgato una legge che revoca la ratifica da parte di Mosca del Trattato sul divieto totale degli esperimenti nucleari. Un accordo che non è mai entrato in vigore perché ratificato da troppo pochi Stati, nemmeno dagli Usa.

Mosca ha in ogni caso evidenziato l'intenzione di continuare a rispettare la moratoria sui test nucleari, nonostante dall'inizio del conflitto in Ucraina Putin abbia più volte parlato apertamente dell'uso delle atomiche, anche schierando armi nucleari tattiche in Bielorussia quest'estate. La minaccia resta quindi, mentre si continua a combattere sul terreno e la diplomazia non trova spiragli di pace. Mosca e Kiev restano infatti inamovibili sulle loro posizioni, e così i loro alleati, seppure con qualche timida dichiarazione più dettata dal pragmatismo che da intenzioni di apertura: in questa direzione vanno le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui le relazioni tra Russia e Stati Uniti "sono a zero", ma "poiché sia noi che l'America abbiamo una responsabilità speciale per la stabilità mondiale e strategica, in un modo o nell'altro dovremo riprendere il dialogo".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato di "non essere pronto" a parlare con Putin, mentre deve fare i conti con quello che sembra essere un cortocircuito tra la presidenza e la leadership militare sull'andamento degli scontri al fronte. Il leader ucraino ha infatti assicurato che la guerra non è in stallo, come invece sostenuto dal comandante in capo delle forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny in un’intervista giovedì sull'Economist. E apre una polemica con l'ex presidente Usa Donald Trump, in corsa per la Casa Bianca alle elezioni del 2024. "Ha detto che in circa 24 ore potrà farcela e porre fine alla guerra. Cosa posso dire? Anche lui è il benvenuto", ha detto il leader ucraino invitando il tycoon a Kiev. "Se può venire qui, avrò bisogno di 24 minuti, non di più, per spiegargli che non può risolvere questa guerra" in così poco tempo, ha detto Zelensky, aggiungendo di "non sapere" se Trump vorrà sostenere l'Ucraina in caso di vittoria il prossimo anno.

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