Estero

L’Ucraina aggiunge Nestlé alla lista degli sponsor della guerra

‘Continua a operare in Russia’. No comment della multinazionale, che aveva già detto di aver ‘ridotto drasticamente’ la sua presenza nel Paese

Il quartier generale della multinazionale a Vevey, nel canton Vaud
(Keystone)
2 novembre 2023
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Roma – Kiev ha incluso il gigante alimentare svizzero Nestlé "nell'elenco degli sponsor internazionali della guerra" perché il produttore di Kit Kat continua a operare in Russia. Lo rende noto Ukrinform.

Centinaia di aziende occidentali hanno abbandonato il mercato russo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca nel febbraio dello scorso anno e Kiev non ha esitato a criticare pubblicamente quelle rimaste. "Nonostante l'aggressione russa, Nestlé continua a operare in Russia, a fornire beni all'aggressore e a espandere la sua base produttiva", ha detto l'Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione (Nazk) dell'Ucraina. "Questo è il motivo per cui l'azienda è stata inserita nell'elenco degli sponsor internazionali della guerra", ha aggiunto.

Nestlé non ha rilasciato commenti. In precedenti dichiarazioni, il colosso ha affermato di aver "ridotto drasticamente" la sua presenza in Russia, di aver cancellato tutti gli investimenti futuri, di aver interrotto la pubblicità e di essere "pienamente conforme a tutte le sanzioni internazionali applicabili".

Nestlé possiede decine di marchi di alimenti e bevande per uso domestico, da Nescafé e Nestea ai gelati Haagen-Dazs e al cibo per animali Purina. "Siamo al fianco del popolo ucraino e dei nostri 5’500 dipendenti", si legge in una dichiarazione sul suo sito web.

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