Estero

Putin: noi per soluzione pacifica, l’Occidente voleva ingannarci

Così il presidente russo nel discorso al parlamento sullo stato della Nazione: ‘Kiev voleva attaccare il Donbass, hanno fatto iniziare loro la guerra’

(Keystone)
21 febbraio 2023
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"Raggiungeremo i nostri obiettivi". Lo ha garantito il presidente russo Vladimir Putin nel suo atteso discorso all’Assemblea federale a Mosca. "Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro Paese e popolo. Su ciascuno di noi c’è una grandissima responsabilità per difendere il nostro Paese e liquidare la minaccia del regime neonazista", ha detto Putin al parlamento.

La Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava "con carte false" per ingannare Mosca, ha aggiunto il leader del Cremlino nel suo discorso sullo stato della Nazione, spiegando le ragioni dell’operazione militare avviata un anno fa con la volontà di Kiev di "dotarsi di armi nucleari".

Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea, ha motivato Putin. "Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti, e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla", ha dichiarato, assicurando che l’offensiva continuerà "sistematicamente" ed è "sostenuta dalla maggioranza assoluta dei russi". "È impossibile sconfiggerci sul campo di battaglia".

Occidente nel mirino

"L’Occidente ha preparato l’Ucraina a una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce", ha poi accusato Putin, secondo cui "il popolo ucraino è ostaggio del regime nazista di Kiev".

Negli anni 30 l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e "adesso fa lo stesso in Ucraina", ha detto ancora in tal proposito. "Agli occidentali non interessa niente e sono pronti a usare chiunque contro la Russia", ma "non sono riusciti a ottenere nulla. Ci hanno imposto sanzioni che hanno provocato la crescita dei prezzi e la perdita dei posti di lavoro, sono vittime delle loro stesse decisioni e i cittadini lo sanno".

Stando a Putin, il loro obiettivo è "portare la Russia a una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia". "Più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale", ha avvertito il presidente rivolgendosi al parlamento.

Non sono mancati attacchi di altro genere sempre all’Occidente, dove, stando a Putin, è in corso una "catastrofe spirituale". "La distruzione della famiglia, dell’identità culturale e nazionale, la perversione e l’abuso dei bambini, fino alla pedofilia, sono dichiarate la norma della loro vita e i sacerdoti sono costretti a benedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso".

Rischi economici superati

Parlando dei territori annessi in Ucraina, Putin ha voluto dire alle quattro regioni che "adesso siamo con voi, faremo di tutto perché torni la pace e ci sia la ripresa sociale ed economica per far ripartire le imprese e il lavoro. Costruiremo strade moderne come in Crimea".

Sul piano militare, Putin ha rivelato che il suo Paese sta producendo nuove tecnologie che "migliorano la preparazione al combattimento dell’esercito e della marina". "La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito", ha anche minacciato.

A livello economico, Putin ha garantito che tutti i rischi sono stati superati, evidenziando tra l’altro che nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1%, a fronte delle previsioni molto peggiori del marzo 2022. "L’obiettivo strategico è portare la nostra economia a nuovi confini, è un momento di sfide e possibilità, da come le realizzeremo dipende la nostra vita". "Non abbiamo bisogno di inchinarci e mendicare soldi all’estero", ha assicurato il capo del Cremlino.

La Federazione Russa ha stanziato oltre un trilione di rubli a sostegno della sua economia per contrastare le sanzioni, fondi che saranno reperiti non con emissione di titoli ma con un forte contributo del mercato, ha puntualizzato Putin. Per il presidente molte industrie nell’ultimo anno non solo non hanno diminuito la loro produzione, ma l’hanno anzi aumentata, e anche l’agricoltura ha mostrato una crescita a due cifre.

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