Estero

Netanyahu annuncia: ‘Ci prepariamo a invadere Gaza via terra’

Il premier israeliano ha parlato alla nazione, ma non ha rilasciato ulteriori dettagli. Per Macron l'invasione sarebbe ‘un errore’

Benjamin Netanyahu
(Keystone)
25 ottobre 2023
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Israele si sta preparando per l'invasione di terra a Gaza ma non è possibile dare altri dettagli al momento. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.

"Ci prepariamo all'ingresso a Gaza, non dirò come e quando. Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico. La data dell'ingresso nella Striscia sarà decisa dal Gabinetto di guerra", ha aggiunto Netanyahu in una dichiarazione alla stampa. "Gli obiettivi - ha proseguito - sono due: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi. Tutti quelli che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre sono passibili di morte".

"Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell'attacco, a cominciare da me", ha aggiunto il premier israeliano in quella che è sembrata una prima ammissione di responsabilità. "Ma - ha continuato - solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria".

Dal canto suo, il presidente francese, Emmanuel Macron, esprimendosi dal Cairo, ultima tappa della sua maratona diplomatica in Medio Oriente, ha affermato che una "massiccia" operazione terrestre di Israele nella Striscia di Gaza sarebbe "un errore". Per il leader francese, un tale scenario "metterebbe in pericolo la vita delle popolazioni civili", senza per giunta "proteggere nel tempo Israele".

Parlando poco prima del decollo dal Cairo, Macron ha detto che se quello di Israele nella Striscia di Gaza dovesse essere "un intervento massiccio che mette in pericolo la vita delle popolazioni civili, allora penso che sarebbe un errore per Israele, anche perché non è qualcosa che protegge Israele nel tempo ed è qualcosa di non compatibile con il rispetto delle popolazioni civili, del diritto internazionale umanitario e anche delle regole della guerra".

Il leader francese è anche tornato a spingere per la creazione di una coalizione internazionale anti-Hamas sul modello di quella anti-Isis. "La lotta al terrorismo non è questione di un solo Paese"; ha avvertito, ricordando che la Francia è stata colpita dall'attacco del 7 ottobre contro Israele, perché "abbiamo perduto 31 connazionali". Macron esclude tuttavia l'invio di soldati francesi sul posto: "Non è affatto previsto di inviare militari nella Striscia di Gaza".

Intanto, il Governo israeliano ha fatto sapere che più della metà dei circa 220 ostaggi tenuti da Hamas hanno passaporti stranieri provenienti da 25 Paesi diversi, tra cui 54 cittadini tailandesi. Secondo l'esecutivo, 138 degli ostaggi hanno passaporto straniero, inclusi 15 argentini, 12 tedeschi, 12 americani, 6 francesi e 6 russi.

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