Estero

Mosca arresta reporter russo-americana di Radio Liberty

Il Comitato per la protezione dei giornalisti: ‘Il giornalismo non è un crimine, rilasciatela subito’

Alsu Kurmasheva
(Twitter)
19 ottobre 2023
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Un altro giornalista è finito nel mirino della polizia di Mosca. Alsu Kurmasheva, reporter con la doppia cittadinanza russa e americana, sarebbe stata fermata con l'accusa di non essersi registrata nell'elenco degli "agenti stranieri": a denunciarlo è Radio Liberty, la testata finanziata dal Congresso Usa e per la quale Kurmasheva lavora. Il suo fermo arriva sette mesi dopo quello del corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato a marzo con accuse di "spionaggio", che negli Stati Uniti e secondo molti osservatori internazionali sono ritenute inventate per colpirlo.

Detenzione politica

Le imputazioni rivolte a Kurmasheva - che pare rischi fino a cinque anni di reclusione - potrebbero essere collegate alla sua copertura della mobilitazione "parziale" dei riservisti russi per l'invasione dell'Ucraina, rafforzando i sospetti di chi accusa il Cremlino di prendere di mira cittadini americani per poi puntare a uno scambio di detenuti con Washington. Una detenzione di matrice politica, quindi. L'accusa alla reporter di non essersi registrata come "agente straniero" sembrerebbe infatti legata a un'altra presunta imputazione.

Stando a Tatar-Info - riporta il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) - gli investigatori accuserebbero infatti Kurmasheva di aver "deliberatamente condotto una raccolta mirata di informazioni militari sulle attività russe via internet al fine di trasmettere informazioni a fonti straniere". Cosa che avrebbe obbligato la reporter a inserirsi da sé nella black list del governo russo. Dietro, per Tatar-Info, ci sarebbe invece una presunta raccolta di informazioni online sulla mobilitazione nell'esercito russo di alcuni docenti universitari nel settembre dello scorso anno, quando Putin richiamò alle armi centinaia di migliaia di riservisti per l'invasione dell'Ucraina.


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La giornalista arrestata

Indicazioni al momento non confermate, che però fanno pensare sempre di più osservatori e difensori dei diritti umani a un arresto legato all'attività giornalistica di Kurmasheva. "Il giornalismo non è un crimine e la detenzione di Kurmasheva è un'ulteriore prova che la Russia è determinata a soffocare il giornalismo indipendente", ha denunciato il Comitato per la protezione dei giornalisti esortando Mosca a rilasciare "immediatamente" la reporter e "ritirare tutte le accuse contro di lei". "Deve essere rilasciata in modo che possa tornare subito dalla sua famiglia", ha affermato da parte sua il presidente di Radio Liberty, Jeffrey Gedmin, mentre per Reporter senza frontiere "con questo nuovo arresto la Russia fa un ulteriore passo avanti nel suo ricatto nei confronti degli Stati Uniti, che aiutano l'Ucraina a difendersi". "Ma i giornalisti - ha dichiarato la responsabile del desk Europa orientale e Asia centrale dell'organizzazione, Jeanne Cavelier - non devono essere usati come merce di scambio nella guerra di Mosca contro Kiev".

Di stanza a Praga

Kurmasheva vive a Praga, da dove scrive delle regioni russe della Baschiria e del Tatarstan. Radio Liberty racconta che era tornata in Russia a fine maggio per quella che doveva essere una breve visita per motivi familiari. Ma il 2 giugno, quando era sul punto di ripartire, la polizia l'ha fermata all'aeroporto di Kazan e l'ha multata con l'accusa di non aver riferito alle autorità russe di avere anche la cittadinanza americana. La giornalista - riporta sempre la testata - è stata poi rilasciata, ma le sono stati confiscati entrambi i passaporti. E ieri, mentre era ancora bloccata in Russia in attesa che le restituissero i documenti, è stata arrestata.

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