Spagna

Troupe televisiva ritrova il cadavere del calciatore in diretta

Il giovane, 18 anni, militante nel campionato di Serie B, era scomparso negli scorsi giorni dalla stazione ferroviaria di Siviglia

Una tragica fine
(Ti-Press)
16 ottobre 2023
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In Spagna è tragico l'epilogo della ricerca di Álvaro Prieto, 18enne calciatore spagnolo militante nelle giovanili del Córdoba Fc, di cui si sono perse le tracce giovedì alla stazione ferroviaria Santa Justa di Siviglia: il corpo del ragazzo, che aveva trascorso la serata precedente in compagnia di amici, è stato ritrovato lunedì tra due vagoni di un treno, nei pressi della stazione stessa.

Le ultime informazioni certe sul giovane, date dalle immagini delle telecamere di sicurezza di Santa Justa, lo ritraevano mentre lasciava la stazione, giovedì mattina: stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, Prieto quel giorno aveva intenzione di tornare da Siviglia a casa, a Cordova.

Avendo perso il treno per cui aveva un biglietto valido, avrebbe cercato di salire su un secondo convoglio, dal quale però è stato fatto scendere in quanto sprovvisto del ticket corrispondente. Non è chiaro cosa sia successo in seguito: la polizia sta indagando. Secondo le autorità, il treno tra i cui vagoni è stato trovato il corpo del ragazzo è rimasto fermo per riparazione in un'officina della stazione dallo scorso agosto.

"Purtroppo si conferma una notizia che non avremmo mai voluto dare", ha dichiarato il Ceo del Córdoba Fc (squadra militante nella Serie B spagnola), Antonio Fernández Monterrubio, "manifestiamo il nostro massimo appoggio alla famiglia".

Polemiche al seguito

È stata una troupe televisiva a ritrovare, in diretta, il cadavere del giovane Álvaro Prieto. Tutto è capitato durante la trasmissione del primo canale della Rtve, la tv pubblica spagnola, "Mañaneros" (La 1). Poco dopo però è scoppiata la polemica sui social: in tanti hanno protestato contro il servizio pubblico per aver mostrato immagini oggettivamente crude, le gambe del ragazzo in mezzo a due vagoni, senza aver avvisato prima né la polizia, né soprattutto la famiglia del giovane.

Alla luce di questa bufera, il presentatore del programma si è dovuto scusare per aver effettuato questo collegamento in diretta. "In quel momento, vista la velocità e ciò che veniva raccontato, abbiamo mandato in onda immagini in diretta che non avrebbero mai dovuto essere trasmesse. Le scuse – ha detto – sono rivolte innanzitutto alla famiglia del defunto. Le immagini sono state rimosse dalla trasmissione digitale del programma in modo che non possano mai più essere viste. Infine, abbiamo subito messo nelle mani della Polizia giudiziaria tutto il materiale audiovisivo che potrebbe aiutare nelle indagini del caso", ha concluso. La televisione pubblica ha annunciato che aprirà un'inchiesta interna per individuare i responsabili.

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