Brasile

Prima le dimissioni, poi il maxi blackout

Un giorno prima della panne che ha lasciato al buio 14 Stati del Brasile, il presidente di Eletrobras aveva già rimesso il suo mandato

In sintesi:
  • L'annuncio di Wilson Ferreira Junior aveva colto di sorpresa gli investitori. Nel comunicare le sue dimissioni, non aveva fornito ulteriori dettagli
  • La più grande compagnia elettrica dell'America Latina era finita al centro delle critiche da parte di Lula da Silva e altri ministri del governo per la sua privatizzazione
Un maxi blackout e tanti... lati oscuri
(Keystone)
16 agosto 2023
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Alla vigilia del blackout nazionale verificatosi ieri, martedì 15 agosto, che in Brasile ha lasciato senza energia almeno 14 Stati, si era già dimesso il presidente di Eletrobras, la più grande compagnia elettrica dell'America Latina.

L'improvvisa rinuncia di Wilson Ferreira Junior, resa nota attraverso una comunicazione al mercato, senza fornire dettagli sulla decisione, ha colto di sorpresa gli investitori.

Ferreira Junior era stato oggetto di ripetute pressioni da parte del presidente Luiz Inácio Lula da Silva e di altri ministri del governo, che criticavano la privatizzazione dell'azienda, avvenuta durante il mandato di Jair Bolsonaro, in carica dal 2018 al 2022.

Ferreira Júnior era al comando di Eletrobras dal settembre 2022 e aveva già diretto il colosso energetico tra il 2016 e il 2021. Al suo posto è subentrato il presidente del consiglio di amministrazione della società, Ivan de Souza Monteiro. Quest'ultimo è stato presidente della compagnia petrolifera statale Petrobras durante il governo del presidente Michel Temer, in carica dal 2016 al 2018.

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