A dirlo l'inviato ucraino, Andriy Yermak, che traccia un bilancio positivo del summit tenutosi in Arabia Saudita. Di tutt'altro avviso Mosca
"L'incontro a Gedda è stato un passo verso l'attuazione pratica delle iniziative di pace proposte dall'Ucraina". A dirlo, secondo quanto riporta Rbc-Ukraine, è il capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, inviato di Kiev al summit sulla pace che in Arabia Saudita ha riunito i consiglieri politici e diplomatici di circa 40 Paesi.
"Abbiamo avuto consultazioni molto produttive sui principi chiave su cui dovrebbe essere costruita una pace giusta e duratura. Abbiamo avuto una conversazione estremamente onesta e aperta, durante la quale i rappresentanti di ogni Paese hanno potuto esprimere la loro posizione e visione", ha spiegato Yermak ammettendo che, nel corso della riunione, sono "emerse opinioni diverse" tra i partecipanti.
Ma, ha puntualizzato, tutti hanno "mostrato il loro impegno nei confronti dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del rispetto per la sovranità e l'inviolabilità dell'integrità territoriale degli Stati".
Dal canto suo, Mosca ha invece ribadito che "in questo momento non ci sono i presupposti per un accordo di pace con Kiev". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha dichiarato inoltre che "l'operazione militare in Ucraina proseguirà nel prossimo futuro".