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Mosca arresta il nazionalista Girkin, critico col Cremlino

Il falco pro-guerra che attacca Putin, ex comandante in Donbass, accusato di “estremismo”. C’è lui dietro l'aereo abbattuto in cui morirono 298 persone

L’ex comandante Igor Girkin
(Keystone)
21 luglio 2023
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Il nazionalista russo Igor Girkin è uno dei più accesi sostenitori dell'invasione dell'Ucraina ordinata dal Cremlino. Ma del Cremlino è diventato anche uno dei più feroci critici. Nelle vesti di falco però. In questo anno e mezzo, mentre la guerra uccideva decine di migliaia di persone, l'ex comandante dei separatisti del Donbass ha puntato ripetutamente il dito contro Putin e contro i vertici militari russi: chiedeva una mobilitazione più massiccia, accusava i generali per il modo in cui conducevano la guerra. E faceva tutto ciò su un blog seguito da quasi 900'000 persone.

Oggi è stato arrestato e accusato di "estremismo": un possibile segnale che, dopo la rivolta dei mercenari della Wagner, Putin abbia deciso di colpire con ancora maggiore vigore chiunque critichi lui e il suo esercito. E stavolta senza risparmiare neanche i nazionalisti favorevoli alla guerra. Igor Girkin, 52 anni, è più noto con il suo nome di battaglia: Strelkov, che con una traduzione imprecisa suona come ‘il fuciliere’.

Ex ufficiale dei servizi segreti

È un ex ufficiale dei servizi segreti di Mosca e in passato è stato un fedele alleato del regime di Putin. Nel 2014 è stato infatti uno dei protagonisti dell'invasione della Crimea e poi uno dei leader dei separatisti del sud-est ucraino che la Russia è accusata di aver appoggiato militarmente con armi e combattenti.

Sospettato di gravi crimini, come quello di aver ordinato delle esecuzioni extragiudiziali quando era nel Donbass. E un tribunale olandese lo ha condannato in contumacia al carcere a vita per la tragedia del Boeing della Malaysia Airlines, che si ritiene sia stato abbattuto da un missile russo mentre sorvolava i cieli dell'Ucraina in guerra. Nella strage morirono 298 persone, tra cui moltissimi turisti olandesi e australiani in partenza per le vacanze.


Keystone
Putin collegato con i suoi consiglieri più stretti

Fine di un idillio

I buoni rapporti con le autorità russe pian piano si sono guastati. E quando l'anno scorso le truppe del Cremlino hanno iniziato l'invasione su larga scala dell'Ucraina, l'ultranazionalista Girkin ‘Strelkov’ è diventato un blogger popolarissimo. Tanto seguito quanto duro nelle sue critiche allo zar. Il suo arresto arriva appena tre giorni dopo che ha attaccato Putin augurandosi che non si candidi alle presidenziali del prossimo anno: "Il Paese non può sopravvivere ad altri sei anni di questa codarda mediocrità al timone", ha scritto su Telegram il nazionalista, che già in passato aveva definito il presidente russo "una nullità che è riuscita a gettare polvere negli occhi a buona parte della popolazione".

Sono molti a pensare che ci siano proprio questi affondi contro Putin e contro l'esercito dietro l'accusa di estremismo per la quale Girkin è stato arrestato e rischia fino a cinque anni di reclusione. "Immagino che si siano seccati con lui", ha detto, usando termini più crudi, un anonimo funzionario del Cremlino interpellato dal Moscow Times.

ll ruolo di Wagner

Girkin si era schierato contro l'ammutinamento dei mercenari della famigerata compagnia Wagner, ma secondo la politologa Tatiana Stanovaya il suo arresto "è una diretta conseguenza" della marcia su Mosca dei miliziani. "L'esercito ha guadagnato maggiori opportunità politiche per reprimere i suoi oppositori nello spazio pubblico", ha affermato l'esperta. Stanovaya dice di non aspettarsi "una repressione massiccia contro i patrioti arrabbiati" ma che "i dissidenti più veementi potrebbero essere perseguiti" in modo che la loro punizione sia "da ammonimento per gli altri"

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