Estero

Il caldo spegne la luce a Malta. E la gente protesta

Le temperature eccessive sono all'origine di parecchi blackout nel Paese, in particolare nei dintorni della Valletta

Estate di caldo e disagi
(Keystone)
21 luglio 2023
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L'ondata di caldo che sta soffocando il Sud Europa non risparmia Malta, con temperature che dall'inizio della settimana si aggirano fra i 38 e i 40 gradi e stanno provocando blackout elettrici a ripetizione che stanno lasciando senza energia decine di migliaia tra privati cittadini e imprese in larghe zone del Paese.

Enemalta, la compagnia di distribuzione dell'energia elettrica cerca di tenere informati gli utenti e si scusa dei disagi inviando sms, ma a rendere difficile la situazione non è soltanto la domanda record ma anche il surriscaldamento dei cavi sotterranei.

Attualmente sono cinque le zone senza elettricità (Msida, Vittoriosa, Cospicua, Kalkara e Zabbar), tutte nei dintorni della Valletta. Altre popolose zone sono state colpite da lunghi blackout ieri, giovedì 20 luglio, scatenando proteste sui social. Imprese e cittadini hanno già cominciato ad avanzare richieste di risarcimento per i danni subiti.

Times of Malta in un editoriale stamani osserva che "a Enemalta non basta scusarsi". D'altronde la rete elettrica non è stata adeguata alla crescita della popolazione, che negli ultimi dieci anni è aumentata di circa il 25% grazie al boom economico che ha attirato oltre 120mila residenti stranieri. La produzione locale di energia è affidata a una sola, controversa, centrale (quella al centro dello scandalo che costò la vita a Daphne Caruana Galizia) e l'unica vera fonte affidabile di energia è l'interconnessione con la rete elettrica italiana. Le previsioni meteo non lasciano grandi speranze: da lunedì sono previste massime superiori ai 40 gradi.

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