Estero

Dall'Europa alla Cina alla California, il caldo è ovunque

La vera anomalia segnalata da meteorologi ed esperti climatici, a parte l'intensità, è la durata delle ondate di calore un po' in tutto il mondo

Intenso, almeno fino a mercoledì
17 luglio 2023
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Non sono solo le temperature che bruciano un record dopo l'altro, da un emisfero all'altro, da est a ovest del pianeta, per ondate eccezionali di caldo ribattezzate con i nomi dei miti greci più implacabili come Caronte o dei profeti dell'Apocalisse. La vera anomalia segnalata da meteorologi ed esperti climatici, a parte l'intensità, è la durata delle ondate di calore un po' in tutto il mondo.

Nel fine settimana la Cina ha registrato nella regione nord-occidentale dello Xinjiang la più alta temperatura di cui si è avuta finora notizia, con la colonnina di mercurio schizzata a 52 gradi domenica nel villaggio di Sanbao, secondo l'amministrazione meteorologica cinese. Le stesse temperature ardenti superiori a 53°C si sono registrate ieri nella celebre Death Valley, in California. Mentre Phoenix, in Arizona, ha battuto oggi il suo record con la colonnina di mercurio al di sopra dei 43°C (110 F) per il 32esimo giorno consecutivo (il precedente primato era di 26 giorni) come registra la Bbc. Oltre 100 milioni di persone si sono svegliate negli Usa con l'allerta di caldo estremo nell'intera fascia sud orientale del Paese e in parte della Florida. E l'asfissiante canicola durerà almeno fino a mercoledì, segnala il National Weather Service (Nws). "Le temperature raggiungeranno livelli che rappresentano un rischio per la salute e saranno potenzialmente mortali per chiunque non abbia un sistema di raffreddamento efficace e/o un'idratazione adeguata", afferma l'agenzia. Che stima in oltre 700 le vittime ogni anno per fattori collegati al caldo killer. E mentre gli incendi devastano il Canada o la California – dove hanno distrutto oltre 3.000 ettari e costretto all'evacuazione della popolazione – altre parti del Paese sono invece a rischio di alluvioni e maltempo, con temporali forti o molto forti, piogge e inondazioni "possibili in più località", secondo il Nws. In Canada sono già andati in fumo più di dieci milioni di ettari, con circa 900 incendi ancora attivi, di cui 579 considerati fuori controllo, secondo i dati nazionali del Canadian Interagency Forest Fire Center (Ciffc).

Le altissime temperature fanno boccheggiare anche molti Paesi del Mediterraneo. Hanno alimentato un rogo nella località di villeggiature di Loutraki, in Grecia, che ha costretto oggi a evacuare 1.200 bambini dai campeggi estivi. Mentre un altro incendio è in corso nella località balneare di Houvaras, a 50 km ad est di Atene: un uomo sospettato di aver appiccato l'incendio in maniera dolosa è stato arrestato. Per restare nel sud Europa, i picchi record registrati in alcune regioni della Spagna sono speculari a quelli della vicina Italia, con l'allarme arancione lanciato oggi dall'agenzia statale di meteorologia Aemet in gran parte della penisola, per temperature fra i 38 e i 42 gradi. Che tuttavia diventerà rosso domani in tre regioni del nord-est – Aragona, Catalogna e isola di Maiorca alle Baleari – con punte di 42-44 gradi, e una media tra 10 e 15 gradi in più del normale. Sull'isola di Palma, alle Canarie, i roghi alimentati dal caldo africano hanno già divorato 4.000 ettari nel fine settimana.

L'Aemet avverte che il caldo intenso durerà fino a mercoledì, per poi cedere il passo giovedì a temperature più vicine alle medie stagionali. La morsa di calore colpirà anche il sud della Francia, con il termometro intorno ai 40 gradi domani in alcune zone della Provenza e della Corsica.

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