israele

Approvata la Guardia Nazionale di Ben Gvir

Netanyahu mantiene la promessa fatta. Pioggia di critiche

Le proteste in Israele (Keystone)

Itamar Ben Gvir, il ministro di estrema destra leader di ‘Potenza ebraica’, avrà la ‘sua’ Guardia Nazionale. Nonostante la pioggia di critiche da parte dell'opposizione e il parere dei tecnici, il governo di Benyamin Netanyahu ha infatti votato - non senza qualche mugugno di alcuni ministri per il taglio ai loro bilanci - la creazione della Guardia "all'interno del Ministero della Sicurezza nazionale", guidato proprio da Ben Gvir. Ed ha anche stabilito un finanziamento di un miliardo di shekel (circa 250 milioni di euro) per le attività della Guardia (circa 2mila uomini) ricavato dal taglio dell'1,5% nel bilancio di tutti i ministeri.

Netanyahu ha dunque pagato la promessa fatta a Ben Gvir in cambio del suo sostegno nella maggioranza alla pausa parlamentare decretata per la riforma giudiziaria nel momento di maggior crisi con l'opposizione alla Knesset e nelle piazze. Tuttavia per la Guardia, almeno sulla carta, non sembra del tutto fatta.

Le specifiche

Il governo ha infatti ancorato "le prerogative" e la catena di comando della nuova unità ai lavori di una Commissione che entro 90 giorni dovrà affrontare e risolvere il dossier, in sostanza se sarà guidata dal "capo della polizia" - notoriamente contrario al comando da parte di Ben Gvir - o "ad un altro ente". La Commissione sarà composta "da tutti i settori della sicurezza di Israele, dal Consiglio nazionale della Sicurezza e dai ministri interessati".

Secondo i media la Guardia "fungerà da forza dedicata qualificata e addestrata per gestire, tra le altre cose, varie situazioni di emergenza, criminalità nazionalista e terrorismo". Inoltre rafforzerà "i ruoli attualmente ricoperti dalla polizia israeliana in queste aree". La nota del governo parla specificatamente di "situazioni di emergenza" come i violenti scontri verificatisi - durante la guerra con Gaza del maggio 2021 - tra ebrei ed arabi nelle città israeliane.

Fuoco di sbarramento

Ora bisognerà vedere se dalla carta la Guardia passerà effettivamente sul terreno, ma già ora il fuoco di sbarramento non è indifferente. Se Ben Gvir ha parlato di "una notizia importante per i cittadini israeliani" che "migliorerà la sicurezza personale", il contrasto è arrivato dal capo della polizia Kobi Shabtai che l'ha definita "non necessaria", dagli "alti costi" e che può "danneggiare la sicurezza personale dei cittadini. Contrarietà anche dal capo dello Shin Bet Ronen Bar e dall'Avvocato generale delle stato Gali Baharav-Miara. Il capo dell'opposizione Yair Lapid ha bollato come "spregevoli le priorità di questo governo": "una milizia privata di Ben Gvir".

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