la guerra in ucraina

Mosca riunisce i ‘russofili’ da 40 Paesi

L’attore americano filo-Cremlino Steven Seagal tra i testimonial di Putin

L’attore americano pro-Russia Steven Seagal (Keystone)

Una risposta ai tentativi dell‘Occidente di isolare la Russia e di discriminare la sua stessa cultura: così Mosca ha presentato il primo congresso mondiale dei ’russofili’, che riunisce nella capitale ospiti provenienti da una quarantina di Paesi, anche dall’Europa e dagli Usa.

Tra i relatori, Steven Seagal, noto per le sue posizioni filo-Cremlino, che dal 2016 ha anche la cittadinanza russa. "Sono al cento per cento russofilo e a un milione per cento russo", ha affermato l’attore americano.

Le parole di Putin

Il presidente Vladimir Putin ha elogiato l’iniziativa in un messaggio in cui ha detto di apprezzare "la ferma determinazione" dei partecipanti contro "l’isteria anti-russa montata deliberatamente in molti Paesi" occidentali.

E gli organizzatori hanno sottolineato che il loro intento è quello di riunire "coloro che sinceramente amano il nostro Paese, la sua storia e la sua cultura". Di questa cultura fanno parte anche i valori tradizionali, in opposizione al dilagante "secolarismo militante e relativismo morale" occidentale, accompagnato a un senso di "superiorità nazionale", ha detto nel suo messaggio il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa. Mentre, ha aggiunto il primate, va salvaguardato "il diritto umano di rimanere se stessi, di preservare la fede e le tradizioni degli antenati".

La missione

L’ordine del giorno proposto per i lavori elenca tra le attività dei russofili la necessità di promuovere la cultura e la spiritualità russa, ma anche obiettivi politici, come quello di difendere l’idea di "un mondo multipolare" e propagare una "informazione affidabile" sulla Russia. Ciò che attualmente non esiste in America, ha affermato Seagal. "Gli Usa spendono miliardi di dollari nella disinformazione e nelle fake news, cercano di distruggere l’immagine della Russia", ha detto l’attore, che recentemente è stato insignito da Putin dell’Ordine dell’Amicizia. Ma nonostante questo, ha assicurato, "oltre la metà degli americani amano davvero la Russia e i russi".

Il congresso di Mosca è stato aperto dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che ha anticipato le critiche occidentali all’iniziativa. "Come è avvenuto per gli ultimi avvenimenti in Moldavia e Georgia - ha detto - diranno sicuramente che anche questo è un trucco di Mosca per attirare la gente dalla sua parte con promesse e mazzette". Invece, ha aggiunto, si tratta di uno sforzo per "rimanere fedeli e impegnati nelle migliori tradizioni internazionali di amicizia tra le nazioni".

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