Estero

Kiev evacua il Donetsk, partito il primo treno

La decisione per l’avanzata dei russi e l’impossibilità di garantire un’adeguata assistenza durante il prossimo inverno

(Keystone)
2 agosto 2022
|

Per migliaia di donne, bambini e anziani residenti nell’Est dell’Ucraina comincia una nuova vita fatta di incertezza. Le autorità di Kiev hanno infatti annunciato di avere avviato, con la partenza del primo treno, l’evacuazione dei civili, resasi necessaria per l’avanzata delle forze russe e l’impossibilità di garantire un’adeguata assistenza durante il prossimo inverno. Secondo le autorità sono tra 200’000 e 220’000 le persone che dovranno lasciare le loro case entro i prossimi giorni. Kiev ammette dunque le difficoltà sul fronte del Donbass, mentre nella regione di Kherson, a ovest della Crimea, rivendica nuove vittorie nella controffensiva in corso da alcune settimane.

Le forze ucraine hanno liberato complessivamente 53 insediamenti, ha annunciato Dmytro Butriy, capo ad interim dell’amministrazione militare dell’Oblast. Ma ciò non giustifica un eccessivo ottimismo, si ammette negli ambienti vicini al presidente Volodymyr Zelensky. In particolare, il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, afferma che se i combattimenti si protrarranno fino all’inverno, sarà più difficile per l’Ucraina riconquistare i propri territori. E quindi Kiev dovrà sfruttare i mesi prima dell’arrivo del freddo per infliggere colpi decisivi alle truppe di Mosca. Una speranza affidata soprattutto ai sistemi d’arma sofisticati forniti dagli Usa, a partire dagli ormai celeberrimi missili Himars. Proprio queste forniture fanno sì che gli Usa possano essere considerati "direttamente coinvolti nel conflitto", ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov. Ciò non ha impedito al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, di annunciare durante una telefonata con Zelensky che l’Alleanza fornirà ancora più assistenza militare a Kiev e in tempi ancora più rapidi. Sulle coste turche è intanto arrivata la ‘Razoni’, la prima nave che trasporta cereali ucraini partita dal porto di Odessa in base all’accordo del 22 luglio patrocinato da Ankara e dall’Onu. Il natante sarà ispezionato nella mattinata di mercoledì da delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite prima di proseguire il suo viaggio verso il Libano. Intanto, secondo il governo ucraino, altre 15 navi cariche di grano sono tecnicamente pronte per salpare.

Mosca ribadisce intanto la "necessità di avviare il prima possibile i negoziati" per un trattato che possa sostituire il New Start, l’unico accordo con gli Usa ancora vigente in materia di disarmo nucleare, in scadenza nel 2026. Ed ha anche inserito ufficialmente il reggimento ucraino Azov (già ‘battaglione Azov’ prima del suo inserimento nelle forze armate di Kiev) tra le ‘organizzazioni terroristiche’. Sul terreno, il governatore della regione occidentale di Leopoli ha segnalato un’esplosione provocata da un attacco missilistico russo nel distretto di Cervonohrad, al confine con la Polonia. Mentre tre persone, sempre secondo fonti ucraine, sono morte nella serata di lunedì nel bombardamento russo di un minibus che trasportava persone in fuga da un villaggio occupato nell’oblast di Kherson. Da parte sua, il Ministero della difesa di Mosca ha affermato che le forze russe hanno bombardato nei pressi di Mykolaiv un centro di raccolta della Legione internazionale ucraina, uccidendo "250 mercenari".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE