Estero

Caso Eternit, condanna lieve per Schmidheiny

La corte di Assise di Napoli ha ritenuto colpevole l’imprenditore svizzero di omicidio colposo solo per uno degli operai dello stabilimento di Bagnoli

(Keystone)
6 aprile 2022
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Napoli – La Corte di Assise di Napoli (seconda sezione, presidente Concetta Cristiano) ha condannato l’imprenditore svizzero Stephan Ernest Schmidheiny a 3 anni e 6 mesi per l’omicidio colposo di Antonio Balestrieri, uno degli operai dello stabilimento Eternit di Bagnoli deceduto a causa di prolungata esposizione all’amianto. Per gli altri casi al centro del processo, i giudici hanno sancito l’avvenuta prescrizione. Lo scorso 2 marzo i sostituti procuratori di Napoli Anna Frasca e Giuliana Giuliano avevano chiesto per il 74enne Schmidheiny una condanna a 23 anni e 11 mesi di reclusione.

"Vergogna, vergogna": a gridarlo all’esterno dell’aula 116 del nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli sono stati alcuni parenti delle otto persone decedute, a causa – secondo la Procura di Napoli – dell’esposizione alle fibre di amianto nello stabilimento Eternit di Bagnoli. La reazione ha fatto seguito alla lettura della sentenza con la quale Schmidheiny è stato condannato per l’omicidio colposo del solo Antonio Balestrieri, assolto per il decesso di Franco Evangelista, mentre per le altre sei vittime il procedimento è stato dichiarato estinto per intervenuta prescrizione.

"Una sentenza che lascia l’amaro in bocca soprattutto perché non siamo sicuri che la realtà processuale coincida con la realtà storica, dato il lungo tempo trascorso. Confidiamo nel giudizio di appello nella speranza che si giunga proprio a una verità processuale che dia ragione della realtà storica". Così l’avvocato Elena Bruno, legale dell’associazione ‘Mai più Amianto’ ha commentato il verdetto che ha escluso il dolo in relazione a otto morti, sei operai dello stabilimento Eternit di Bagnoli, un parente di uno dei lavoratori e di una ottava persona, secondo la procura decedute a seguito delle malattie sviluppate dall’esposizione all’amianto.

La difesa: ‘Impugneremo la sentenza’

"Impugneremo certamente la decisione ed è motivo di soddisfazione il fatto che è stato escluso il dolo". Così, l’avvocato Astolfo di Amato, legale dell’imprenditore svizzero Stephan Ernest Schmidheiny, ha commentato la sentenza con la quale la Corte di Appello di Napoli ha condannato il suo cliente per l’omicidio colposo di una delle otto persone ritenute dalla Procura di Napoli vittime della prolungata esposizione alle fibre dell’amianto nello stabilimento Eternit di Bagnoli, a Napoli. I giudici della seconda sezione hanno assolto Schmidheiny in relazione a una delle otto morti e dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo per le restanti sei.

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