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Processo Eternit: pena ridotta per Schmidheiny

La Corte di Appello di Torino ha confermato la condanna del manager svizzero, ma solo per la morte di un operaio, riducendola a 1 anno e 8 mesi

Stephan Schmidheiny in un foto d’archivio (Keystone)
16 febbraio 2023
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Nel processo Eternit Italia bis, la Corte di Appello di Torino ha confermato la condanna di Stephan Schmidheiny solo per la morte di un operaio, riducendola a 1 anno e 8 mesi. L’imprenditore svizzero era accusato del decesso di due ex dipendenti dello stabilimento di Cavagnolo, ma è stato condannato per omicidio colposo aggravato soltanto per la morte di uno dei due, avvenuta il 7 dicembre 2008 a causa di un mesotelioma per esposizione alla fibra killer.

"Giustizia a metà, una condanna ridimensionata ma siamo fiduciosi sull’esito della Cassazione", è il commento dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e difensore dei familiari dell’operaio morto nel 2008, citato dall’agenzia italiana Adnkronos.

"Purtroppo le lungaggini giudiziarie, e anche l’ipergarantismo, hanno determinato che soltanto uno tra i due casi, non ancora prescritti, del troncone di Torino, ha superato il vaglio della responsabilità penale per il reato di omicidio colposo", ha aggiunto il legale.

"Ci attendiamo che la Corte di Cassazione confermi il giudizio e che ci sia giustizia per le vittime. Schmidheiny si ritiene un ambientalista e nega tutte le sue responsabilità. Queste sentenze, invece, ne segnano la sua colpevolezza per i reati ascritti, in attesa del giudizio della Cassazione, presso la quale saremo presenti per ottenere la condanna definitiva", ha sottolineato Bonanni.

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