Keystone

Zelensky in video: ‘Non tacete, scendete in piazza e sosteneci’

Il presidente ucraino in un videomessaggio trasmesso questa sera sugli schermi di alcune città europee durante le manifestazioni contro l’invasione russa

"Non tacete, scendete in piazza e sostenete l’Ucraina", perché "se l’Ucraina non sopravviverà, l’intera Europa non sopravviverà". Sono parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio trasmesso questa sera sugli schermi nelle piazze di città europee durante le manifestazioni contro l’invasione russa. Zelensky, nella consueta collocazione davanti a una scrivania, al chiuso, è apparso così alla gente di Francoforte, Praga, Lione, Tbilisi, Vienna, Bratislava e Vilnius. "Sostieni l’Ucraina - ha detto, citato dall’agenzia Unian -. Sostieni la nostra libertà. Perché questa è una vittoria non solo sull’esercito russo, questa è una vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male". Da giorni non lo si vede in strada, o in un luogo riconoscibile.

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Bombardato e distrutto lo zoo di Kharkiv “Ci sono voluti 10 anni per costruire il Feldman Ecopark di Kharkiv in Ucraina e solo un giorno per distruggerlo”. Lo ha detto il direttore dello zoo Vitaly Ilchenko dopo che la struttura è stata colpita dai missili russi. Lo riporta la Bbc. Sede di circa duemila animali, lo zoo si trova appena fuori città e copre più di 354 acri. Il giorno prima dell’inizio della guerra, la sua pagina Facebook mostrava un video di una scimmia che si gustava snack alla frutta. Il giorno successivo, lo zoo ha annunciato di essere stato colpito da cinque missili russi, che hanno ucciso e ferito alcuni animali (foto: Alexander Samoilenko)
23:51

Si dimettono dirigenti di importanti musei russi

Dirigenti di importanti istituzioni culturali in Russia si sono dimessi sulla scia dell'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il sito ArtNet che parla di un esodo "in massa" e cita in particolare due casi, il vicedirettore del Pushkin Vladimir Opredelenov e il direttore artistico della Fondazione Vac a Mosca, Francesco Manacorda. "La maggior parte delle dichiarazioni di curatori e direttori suggeriscono che le dimissioni sono state volontarie, ma ci sono elementi che lasciano pensare che siano stati messi alla porta da colleghi e superiori per l'assenza di sostegno alle posizioni di Vladimir Putin", scrive il sito che da New York segue da vicino il mondo dell'arte. 

23:44

La Cnn interromperà le sue trasmissioni in Russia

Lo ha annunciato il canale di notizie dopo l'introduzione di una nuova legge che prevede il carcere per chiunque diffonda intenzionalmente notizie "false". Lo scrive la Reuters sul suo sito. "La Cnn interromperà le trasmissioni in Russia mentre continuiamo a valutare la situazione e i nostri prossimi passi avanti", ha affermato un portavoce.

23:33

Bloomberg sospende attività giornalisti in Russia

L'agenzia Bloomberg annuncia la sospensione dell'attività dei suoi giornalisti in Russia. Lo riporta la Tass.

23:32

Casa Bianca: ‘Assassinare Putin? Non è la nostra posizione’

La Casa Bianca ha respinto l'appello del senatore repubblicano Lindsey Graham per assassinare Vladimir Putin. "Questa non e' la posizione del governo degli Stati Uniti e certamente non è una dichiarazione che sentirete arrivare dalla bocca di qualsiasi persona che lavora in questa amministrazione", ha spiegato la portavoce Jen Psaki, quando i reporter le hanno chiesto un commento sulle parole di Graham.

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Keystone“Sostieni l’Ucraina. Sostieni la nostra libertà. Perché questa è una vittoria non solo sull’esercito russo, questa è una vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male”
22:17

La Casa Bianca considera la messa al bando dell'import di petrolio russo

Washington sta considerando anche il bando dell'importazione di petrolio russo. Parole della portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. "Stiamo esaminando come ridurre l'import di petrolio russo assicurandoci che le forniture globali proseguano. Siamo molto concentrati sul minimizzare l'impatto sulle famiglie", ha spiegato Psaki. "L'aumento del gas naturale liquido all'Europa romperà la dipendenza dall'energia russa”, ha detto invece in serata il segretario di stato Antony Blinken a Bruxelles.

"Con i colleghi del G7 concordiamo che bisogna ridurre progressivamente la dipendenza dal carburante russo. Insieme sosterremo l'Ucraina, degraderemo l'economia russa con le sanzioni e garantiremo che Putin fallisca", scrive sul suo profilo Twitter la ministra degli Esteri britannica Liz Truss.

22:15

Il 92% delle forze d'invasione russe dentro l'Ucraina

Citando un alto dirigente del Pentagono, la CNN riferisce che il 92% delle forze di combattimento russo preparate per l'invasione sarebbero ora in Ucraina.

22:11

Manifestanti filorussi a Belgrado

Sventolando bandiere serbe, russe e bielorusse, manifestanti filorussi a Belgrado hanno raggiunto anche l‘ambasciata bielorussa per esprimere solidarietà alla dirigenza di Minsk, mettendo in guardia dalla possibile adesione della Serbia alle sanzioni occidentali contro la Russia e minacciando in tal caso nuove e più imponenti proteste. ’Serbi e russi fratelli per sempre’, ‘La Crimea è Russia - il Kosovo è Serbia’, hanno scandito a gran voce i manifestanti che si sono poi dispersi senza alcun incidente. La circolazione nel centro della capitale ha subito blocchi e rallentamenti nel corso della protesta.

22:07
KeystoneBelgrado
21:32

Le mire balcaniche di Mosca: allarme Nato sulla Bosnia

Secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la Bosnia-Erzegovina potrebbe essere nel mirino di nuovi attacchi militari della Russia unitamente a Moldova e Georgia. La nazione è da tempo insieme al Kosovo la regione di maggiore instabilità nei Balcani, e fonte di crescente preoccupazione nelle cancellerie occidentali.

20:28

Facebook: ‘Faremo il possibile per il ripristino’
"Presto milioni di cittadini russi si troveranno tagliati fuori dalle informazioni attendibili, privati della loro modalità quotidiana di connettersi con famiglie e amici e silenziati. Continueremo a fare il possibile per rendere i nostri servizi nuovamente disponibili alle persone e per metterli in grado di esprimesi in maniera sicura e mobilitarsi", Lo scrive su Twitter Nick Clegg, presidente per i global affairs di Meta - sotto il cui cappello sono Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger - in risposta all'annuncio della Russia di bloccare Facebook. "Milioni di russi presto privati d'informazioni affidabili", si afferma.

19:36

Media: la Russia blocca Facebook

L'Autorità russa per le comunicazioni ha annunciato il blocco di Facebook in Russia. Lo riporta l'agenzia russa Interfax.

18:50
Il punto di oggi: terzo round di negoziati nel weekend

Il presidente russo Vladimir Putin ha informato il cancelliere Olaf Scholz che Russia e Ucraina terranno il terzo round di colloqui nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo.

Il terzo round dei colloqui, annunciato per l’inizio della prossima settimana, potrebbe in effetti essere anticipato a domani o dopodomani, ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass.

Putin ha detto nel colloquio Scholz che un’intesa con Kiev è possibile solo “se tutte le richieste russe” saranno soddisfatte. “Spero che Kiev sia ragionevole“, ha aggiunto, avvertendo chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. “Restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Von der Leyen rimarca che “la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta” alla Russia.

Giallo sulla posizione di Zelensky. “Ha lasciato l’Ucraina e ora è in Polonia”, sostiene il presidente della Duma Volodin sul suo canale Telegram. Pronta la replica ucraina: “Gli occupanti hanno diffuso un altro falso. Non è vero, il presidente è Kiev con la sua gente”. L’Autorità ucraina per le Comunicazioni ha smentito su Telegram la notizia secondo la quale l’esercito russo avrebbe preso possesso della torre tv di Melitopol dalla quale trasmetterebbe canali russi.

Dopo che le forze militari russe hanno occupato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, l’agenzia atomica dell’Onu (Aiea) ha informato che i reattori dell’impianto non sono stati danneggiati e non vi è stata alcuna fuga radioattiva. Mosca sostiene che l’attacco di stanotte è stato lanciato in risposta a una provocazione degli ucraini, ma il presidente Zelensky accusa. “Sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito” e avverte: “Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa”. Kiev sostiene inoltre che nella centrale gli operai “stanno lavorando sotto la minaccia delle armi”.

Mariupol è rimasta senz’acqua, riscaldamento, elettricità e sta finendo anche il cibo dopo cinque giorni di attacchi russi. Lo denuncia il sindaco della città portuale nel sud-est dell’Ucraina in televisione, facendo un appello all’apertura di un corridoio umanitario per evacuare i civili.

“Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di istituire urgentemente una commissione d’inchiesta internazionale indipendente a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le atrocità commesse non rimarranno impunite”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba chiede ai paesi occidentali di approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin. Kuleba ha anche denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall’esercito russo. La Bbc ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia.

“Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleare. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo il vertice dei ministri Esteri della Nato. “C’è ampio accordo sul fatto che dobbiamo fare di più per sostenere” la Georgia, la Bosnia e la Moldavia “perché potrebbero essere a rischio”, ha affermato Stoltenberg precisando che nel corso del vertice non sono state prese "decisioni finali”. Sulla richiesta di una no-fly zone da parte dell’Ucraina, “è stata menzionata” nel dibattito “ma non ci sono piani per operare nello spazio aereo ucraino o per inviare nostre truppe”. Stoltenberg ha anche detto che la Polonia sta "pianificando” di fornire aeroplani a Kiev per sostenerla nella guerra contro Mosca.

Gli Usa sarebbero pronti a prendere tutte le misure necessarie per impedire che la Russia benefici della sua allocazione di Diritti speciali di prelievo da parte del Fondo monetario internazionale. Lo scrive l’agenzia Reuters sul suo sito web, secondo cui anche l’Unione europea starebbe esaminando l’ipotesi di tagliare Mosca fuori dai finanziamenti del Fmi. La Svizzera ha adottato nuove sanzioni commerciali e finanziarie contro la Russia, riprendendo altre misure stabilite dall’Unione europea. Non sono più consentite le transazioni con la Banca centrale russa e sono stati bloccati i conti di diversi oligarchi russi.

18:47

Il Dipartimento Affari Esteri sconsiglia i viaggi in Russia

Il Dfae ricorda fra l’altro che in Russia chiunque diffonda “false informazioni” sull’esercito russo o chieda sanzioni contro la Russia rischia il carcere

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17:40

In Russia via alla stretta sui media indipendenti

La Duma introduce una responsabilità penale per la diffusione di ‘false notizie’ sulle forze armate russe. Già bloccate alcune emittenti

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16:50

Mosca: da Kiev azioni provocatorie con la complicità dei reporter occidentali

"I nazionalisti ucraini stanno preparando azioni provocatorie a Kharkiv", usando di fatto i civili come scudi umani, "con il coinvolgimento di giornalisti occidentali", che denuncerebbero così che i raid russi colpiscono la popolazione. A lanciare l'accusa è il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

Secondo Mosca, diversi lanciarazzi sono stati collocati tra gli edifici residenziali della città, secondo centro dell'Ucraina, "per colpire le forze armate russe", che da giorni la assediano. Ai residenti, compresi i bambini, sarebbe stato impedito di lasciare le proprie case, afferma ancora la Difesa di Mosca, ribadendo un'accusa già lanciata nei giorni scorsi.

16:31

Tre i militari ucraini morti nell'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia 

Tre militari ucraini sono stati uccisi e due sono stati feriti durante l'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rende noto la compagnia di Stato che gestisce gli impianti nucleari citata dall'Associated Press.

Le forze russe controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo l'attacco della notte scorsa. Gli operai all'interno della centrale "stanno lavorando sotto la minaccia delle armi", riferisce la Cnn.

Per l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), agenzia nucleare dell'Onu, nessuno dei reattori è stato colpito e non vi è stato nessun rilascio di radiazioni.

Nel frattempo l'esercito russo avrebbe anche preso possesso della torre televisiva di Melitopol che ora trasmette canali russi. Lo ha confermato l'amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia ai media ucraini. L'Autorità ucraina per le Comunicazioni ha però smentito su Telegram la notizia. "È un falso - annuncia -. Nessun trasmettitore televisivo digitale sulla torre della tv a Melitopol è attualmente in funzione. Le trasmissioni televisive a Melitopol vengono effettuate per mezzo di un trasmettitore analogico situato all'esterno della torre della tv".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "ha lasciato l'Ucraina ed è andato in Polonia", ha sostenuto oggi il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram, secondo quanto riferisce la Tass. "Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente", ha subito risposto sul proprio canale Telegram la 'Rada', il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino.

"Continua il dialogo con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il nostro compito comune è proteggere gli impianti nucleari, la produzione e le infrastrutture critiche. Abbiamo discusso i modi per implementare questa protezione nonché l'aumento delle sanzioni contro la Russia. Sollevata anche la questione dell'adesione dell'Ucraina all'Ue", ha twittato poco fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, senza alcun riferimento alle accuse russe di aver lasciato il Paese.

16:21

Lo status S per i profughi ucraini: come funziona

La Confederazione concederebbe ai rifugiati un diritto di soggiorno senza passare per la procedura d’asilo ordinaria. Berna sosterrà i Cantoni

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15:24

Sequestrata una torre tv a Melitopol: in onda canali russi

 

L'esercito russo ha preso possesso della torre televisiva di Melitopol che ora trasmette canali russi. Lo ha confermato l'amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia ai media ucraini.

15:22

Terzo colloquio già nel weekend?


Il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, annunciato per l'inizio della prossima settimana, potrebbe essere anticipato a domani o dopodomani. Lo ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass.

15:04

Attacco a centrale nucleare, tre militari ucraini morti

 

Tre militari ucraini sono stati uccisi e due sono stati feriti durante l'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rende noto la compagnia di Stato che gestisce gli impianti nucleari citata dall'Associated Press.

14:55
il Consiglio federale propone lo statuto S per rifugiati in fuga da Ucraina

Per i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina sarà attivato lo statuto di protezione S, che conferisce un diritto di soggiorno in Svizzera senza espletare una procedura d’asilo ordinaria. È quanto ha proposto oggi il Consiglio federale.

Questa soluzione consente alla Svizzera di aderire alla strategia adottata ieri dalla maggioranza degli Stati membri dell’UE, precisa il Governo in una nota. Prima di decidere in via definitiva, consulterà i Cantoni e le organizzazioni partner entro metà della settimana prossima. Si tratta di un strumento che permette di accordare provvisoriamente protezione a persone esposte a un pericolo generale grave, in particolare durante una guerra. È nato negli anni Novanta dalle esperienze maturate con le guerre nell’ex-Jugoslavia allo scopo di sgravare il sistema d’asilo, in quanto consente di continuare a destinare risorse sufficienti alle procedure ordinarie di richiedenti provenienti da altri Paesi.

I profughi ucraini riceverebbero un diritto di soggiorno di un anno, prorogabile, e la possibilità di chiedere il ricongiungimento familiare. Il Consiglio federale propone comunque qualche ritocco dello statuto S, ad esempio riguardo alla libertà di viaggiare o a quella lucrativa, per renderlo equivalente a quello conferito ai profughi ucraini dagli Stati membri dell’UE.

14:52

Berna estende le sanzioni contro la Russia. Status S ai profughi

Il Consiglio federale riprende le ultime misure dell’Ue: limiti al commercio e al settore finanziario e blocco dei beni delle persone legate a Putin

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14:11
Putin: ‘Non abbiamo cattive intenzioni, non esarcerbare la situazione con sanzioni’Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. “Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini”, ha detto durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato. Il governo “non vede la necessità” che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”
13:41

Interrotte le telecomunicazioni a Kherson

 

Le telecomunicazioni e la rete mobile sono state interrotte a Kherson, città nel sud dell'Ucraina sotto il controllo dei militari russi, e nella regione. Lo riferiscono i media locali secondo cui il consiglio regionale di Kherson ha riferito che «gli occupanti hanno disconnesso gli operatori Kyivstar e Vodafone in tutta la regione».
 
 

13:40

Da inizio attacco, a Kiev sono nati 390 bambini

 

Non ci sono solo vite stroncate nella guerra. In mezzo a tanta desolazione, c'è anche spazio per un raggio di sole, quello portato dalle nuove nascite. Negli ultimi otto giorni, a Kiev sono venuti al mondo 390 bambini; 199 maschi e 191 femmine. Lo riferisce il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, su Telegram. «Gli ospedali della città hanno il necessario, stanno lavorando», aggiunge. Le strutture sanitarie del Paese stanno spostando i loro pazienti sottoterra, in rifugi e bunker che garantiscono la sicurezza dei malati dagli attacchi aerei russi.

13:37

‘Operai della centrale costretti a lavorare sotto la minaccia delle armi’

 

Gli operai all'interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, «stanno lavorando sotto la minaccia delle armi». Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio.

Kotin ha detto che le forze russe «sono entrate nell'area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell'impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare».

12:12
Le forze russe concentrate sull’accerchiamento di Kiev

Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Il ministero precisa che le truppe russe sono state “bloccate e fermate nell’area di Makarov”, che si trova a circa 60 km dalla capitale ucraina.

Secondo il ministero, i militari hanno esaurito la maggior parte delle loro riserve operative e hanno avviato “i preparativi per il trasferimento di forze e risorse aggiuntive dai distretti militari meridionali e orientali”.

Ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la guerra in Ucraina “sta andando secondo i piani”, nonostante le valutazioni contrarie di altri Paesi.

Secondo il ministero della Difesa ucraino, le forze russe continuano a prepararsi per lo sbarco sulla costa del Mar Nero.

11:25

Aiea, nessuno dei reattori di Zaporizhzhia è stato colpito

Nessuno dei sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia "è stato coinvolto o colpito". Lo ha detto il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare, Rafael Mariano Grossi, dopo l'incendio alla centrale nella città ucraina di Energodar.

Nell'attacco alla centrale "due persone sono rimaste ferite", ha precisato Grossi in una conferenza stampa. "Queste persone non sono operatori o tecnici della centrale ma fanno parte del personale di sicurezza che lavora nella centrale".

"Siamo fortunati perché non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente circostante e l'integrità di reattori è stata mantenuta", ha aggiunto il direttore generale dell'Aiea.

Pronto ad andare a Chernobyl per negoziare con le parti

Grossi si è inoltre offerto di andare a Chernobyl per negoziare con l'Ucraina e la Russia e cercare di garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini. "Ho indicato sia alla Federazione Russa che all'Ucraina la mia disponibilità a recarmi a Chernobyl il prima possibile", ha detto ai giornalisti.

"Entrambe le parti stanno valutando" la possibilità, ha aggiunto. L'obiettivo del viaggio, ha continuato, è quello di discutere con entrambe le parti un "contesto" per salvaguardare la sicurezza e il funzionamento dei siti nucleari ucraini.

Il 24 febbraio scorso la Russia ha sequestrato il sito del disastro di Chernobyl del 1986 che nel tempo ha causato migliaia di morti e ha diffuso la contaminazione radioattiva a ovest di tutta l'Europa. Grossi ha precisato che qualsiasi viaggio si svolgerebbe dopo il suo ritorno domani da Teheran, dove sono previsti colloqui con alti funzionari iraniani sulle questioni in sospeso che l'Aiea ha sulle attività nucleari in siti non dichiarati in Iran.

10:26

Sale a 47 bilancio civili morti a Chernihiv

 

Salgono ad almeno 47 i civili uccisi nell'attacco russo di ieri a Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo riportano le autorità regionali, citate dai media internazionali. Il bilancio di ieri era di 33 morti tra i civili. Ieri le operazioni di soccorso erano state sospese a causa dei pesanti bombardamenti, secondo quanto riferito dal servizio dei emergenza locale.

10:12

Suonano le sirene d'allarme a Leopoli

 

A Leopoli, nell'Ucraina occidentale, hanno risuonato poco fa le sirene di allarme anti bombardamento. La popolazione è stata invitata a raggiungere un rifugio. La città è protetta da almeno tre anelli di check point delle forze ucraine e cavalli di frisia dove vengono controllati i documenti sia all'ingresso che all'uscita.

10:10
Un aiuto concreto ai molti sfollati ucraini arrivati in Polonia

Il primo convoglio svizzero aiuti è giunto sul posto

Consegnate alla sezione locale di Caritas tende, coperte e apparecchiature per il riscaldamento

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09:48

Mosca, anche il carcere contro le fake news sull'esercito

 

La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di presunte 'fake news' sulle operazioni dell'esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che la legge appena approvata all'unanimità dalla Duma introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere).

Il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ha dichiarato che il progetto di legge sarà esaminato oggi dal Senato e sarà subito inviato per essere firmato dal presidente russo.

A una settimana dall'inizio dell'invasione in Ucraina, il Cremlino sta rafforzando la stretta sui media indipendenti. Ieri la radio liberale Eco di Mosca ha annunciato la chiusura e anche la tv indipendente Dozhd ha sospeso la propria attività, dopo che entrambe le emittenti erano state bloccate dalle autorità russe. Secondo Novaya Gazeta, precedentemente Roskomnadzor aveva chiesto a Novaya Gazeta, Mediazona, Dozhd e altri media di cancellare alcuni loro articoli per il fatto che in essi la guerra in Ucraina veniva appunto definita 'guerra'.

09:34
In cerca di protezione

Dal Governo retico aiuti umanitari all’Ucraina

Coira decide lo stanziamento di 200 mila franchi a favore delle persone che hanno dovuto abbandonare il proprio Paese in cerca di protezione

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09:00

Airbnb blocca i servizi in Russia e Bielorussia

 

Airbnb ha annunciato che sospenderà il servizio in Russia e Bielorussia. Lo riferisce la Bbc online, sottolineando che la società americana per l'affitto online di camere è l'ultima, in ordine di tempo, ad annunciare tale decisione dopo l'invasione russa dell'Ucraina.

Ciò è in linea con le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e da altre nazioni occidentali su molte parti dell'economia russa, come le banche, che hanno reso quasi impossibile per le imprese globali operare in Russia.

07:55

Sfiorata una nuova Chernobyl

 

La guerra è ripresa con vigore durante la notte, soprattutto sul fronte sud, dove le truppe russe hanno ingaggiato un lungo combattimento con quelle ucraine poste a difesa della centrale nucleare a sei reattori di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia.

La più grande centrale nucleare d'Europa, che rifornisce quasi metà dell'energia nucleare ucraina, è stata bersaglio con tiri d'artiglieria e di mitragliatrici pesanti 'da tutte le parti', provocando l'incendio di una delle sei unità. Notizie dal posto indicavano che i pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale perché 'sotto tiro' da parte delle forze russe.

Da quel momento sono partiti, nel cuore della notte, gli appelli a cessare immediatamente i combattimenti attorno alla centrale, dal governo ucraino all'agenzia atomica dell'Onu (Aiea), dal presidente Usa Joe Biden, che ha parlato al telefono con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come ha fatto anche il premier britannico, Boris Johnson, che ha detto di voler convocare d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

 

Sicurezza ripristinata

Due ore circa è durato il terrore, poi il portavoce della centrale ha fatto sapere che alla fine i pompieri hanno potuto raggiungere l'impianto e spento l'incendio. La sicurezza della centrale atomica «è stata ripristinata», ha quindi dichiarato un comandante militare locale ucraino.

Poi la certificazione della stessa Aiea, che «le attrezzature essenziali» della centrale colpita non «sono state compromesse dall'incendio» e che non ci sono state fughe radioattive, come per alcuni minuti fonti locali avevano fatto temere. Ma Zelensky ne ha approfittato per puntare il dito contro Mosca, accusata di usare come arma il «terrore nucleare», colpendo, come nessuno aveva mai osato fare nella storia dell'umanità, una centrale atomica. Se fosse esplosa - ha rincarato la dose il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba - sarebbe stato «dieci volte peggio di Chernobyl». La catastrofe evitata per un soffio ha comunque fatto piombare al ribasso le borse asiatiche, con le peggiori performance di Tokyo e Hong Kong, rispettivamente a -2,5% e 2,6%.

Zaporizhzhia fa parte del fronte sud, sul quale i russi stanno faticosamente avanzando, pezzo per pezzo, incontrando una forte resistenza.

Sotto stretto assedio è la città di Mariupol, nella parte del Donbass ancora controllata dall'Ucraina, seppure nella notte non si ha notizia di combattimenti, mentre notizie contraddittorie arrivano da Kherson, che i russi danno per conquistata da due giorni, dove nelle ultime ore le forze russe avrebbero preso la torre della tv e sarebbero entrati nel municipio. Odessa, nella parte sud-occidentale, è sempre sotto la minaccia di uno sbarco imminente di forze russe.

In Russia, dove nelle scorse ore c'è stata una stretta sui media indipendenti, durante la notte si sono registrate difficoltà di accesso a Facebook e a alcuni media indipendenti che trasmettono dall'estero, come Meduza, Deutsche Welle, e Radio Free Europe/Radio Liberty (Rte/Rl).

07:44

Zaporizhzhia, spento l'incendio. Nessuna vittima

 

Fiamme domate e nessuna vittima dopo l'incendio a un'unità della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riferisce il Servizio statale per le emergenze ucraino, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. «Alle 6.20 ora locale, un incendio alla struttura di prova della centrale nella città di Enerhodar è stato spento. Non ci sono vittime o feriti», scrive il Servizio statale di emergenze in un comunicato su Facebook.

07:42

Giro di vite sui media russi. E problemi di accesso ai siti internazionali e facebook

 

I media indipendenti russi lanciano l'allarme per la chiusura in rapida successione di emittenti e testate, con Mosca che tenta di impedire la diffusione delle proteste contro la guerra all'Ucraina. Questa notte le pagine web di Facebook e di vari media internazionali sono diventate in parte inaccessibili in Russia.

Oggi il parlamento russo discute un progetto di legge sul carcere per la diffusione di 'notizie false' sull'esercito.

07:40

La centrale di Zaporizhazhia in fiamme: riecco il terrore nucleare. ‘Nessun aumento di radiazioni’

 

«La Russia ricorre al 'terrore nucleare' colpendo per la prima volta nella storia una centrale atomica»: così Zelensky dopo che tiri russi nella notte hanno causato un incendio al grande impianto ucraino di Zaporizhazhia. La sicurezza della centrale è stata poi ripristinata e le autorità assicurano che non c'è stato innalzamento di radiazioni. «Se esplodesse sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl», avverte Kiev.

07:26
KeystoneL’impianto di Zaporizhzhia, preso di mira dall’offensiva russa
07:16
Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle “pause” nelle operazioni dell’esercito russo per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso “corridoi umanitari”.

Russia e Ucraina trovano accordo su tregua e corridoi umanitari

Russia e Ucraina hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Segui il live de LaRegione

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