Italia

Sparito da oltre vent’anni, torna e accoltella il fratello

Accade a Selva di Val Gardena, in Trentino-Alto Adige. L’accoltellatore era fuggito di casa e non si avevano finora sue notizie. Fuori pericolo il ferito

(Keystone)
3 novembre 2021
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Era sparito nel nulla una ventina d’anni fa, facendo perdere le sue tracce per tutto questo periodo. Venerdì sera è però tornato in Val Gardena, è entrato nell’abitazione di suo fratello per aggredirlo con un coltello, ferendo anche la cognata. Il giudice per le indagini preliminari di Bolzano ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Ivo Rabanser, l’uomo di 42 anni che era stato fermato dai carabinieri per tentato omicidio. L’uomo si era introdotto, senza preavviso e senza esserne autorizzato, a casa del fratello Martin e della cognata Monika, in strada Piciulei a Selva, aggredendo entrambi: ad avere la peggio era stato Martin, colpito con diverse coltellate e operato d’urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano per curare una ferita vicina a un polmone. Ora Martin è ora fuori pericolo, ma resta comunque ricoverato in ospedale. Sua moglie Monika era stata invece dimessa subito dopo essere stata medicata, in quanto aveva riportato solo delle ferite leggere. Oggi Ivo Rabanser si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha quindi voluto dare una risposta ai tanti interrogativi sulla vicenda, a iniziare dal movente, che resta per ora oscuro.

Il tentato omicidio appare ancora più indecifrabile se si considera che l’aggressore era fuggito di casa oltre vent’anni fa e che da allora non aveva praticamente più avuto alcun contatto con i suoi familiari, i quali avevano cercato di rintracciarlo anche tramite degli appelli al programma televisivo “Chi l’ha visto?”. Oggi si è saputo che in tutti questi anni Rabanser aveva vissuto nel Nord Italia, prima a Milano, dove era riuscito a mantenersi lavorando per associazioni che offrono assistenza a persone in difficoltà, e poi a Verona, dove avrebbe lavorato come manutentore di campi da tennis, stando a quanto ha dichiarato lui stesso. Di recente Rabanser era però rimasto senza lavoro ed era quindi probabilmente alle prese con delle difficoltà economiche. Rabanser è difeso dall’avvocata di fiducia Mara Uggè, oggi sostituita in udienza dal suo collega Marco Boscarol: “Credo che in questa vicenda andrà approfondito il tema del disagio personale del nostro assistito e quindi non escludiamo che in futuro si possa chiedere una perizia psichiatrica per accertarne le capacità di intendere e di volere”. Gli avvocati di parte civile, che rappresentano cioè Martin e sua moglie Monika, sono Nicola Nettis ed Ernest Cuccarollo, a loro volta in attesa di conoscere il movente del gravissimo episodio di violenza, che ha destato impressione e sconcerto nella tranquilla Val Gardena e in tutto l’Alto Adige.

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