Estero

Austria, condannato ex leader dell’estrema destra

Denaro da un amico imprenditore alla Fpoe: 15 mesi di detenzione sospesi all’ex vicecancelliere Heinz-Christian Strache, riconosciuto colpevole di corruzione.

Strache contesta e farà ricorso
(Keystone)
27 agosto 2021
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Berlino – I dubbi a suo carico provocarono un terremoto politico finito con la caduta del primo governo di Sebastian Kurz, e oggi l'ex leader dell'ultradestra austriaca, Heinz-Christian Strache, è stato condannato per corruzione a 15 mesi di detenzione, con la condizionale. È questa la sentenza del tribunale di Vienna, nell'ambito del processo partito dal cosiddetto "Ibizagate", che portò alla crisi la coalizione di destra del primo governo di Sebastian Kurz. La Fpoe di Strache tolse la fiducia all'esecutivo, nella primavera del 2019, dopo che il suo leader, vicecancelliere, era stato travolto dallo scandalo.

Secondo il giudice non vi è alcun dubbio sulle accuse: il partito di Strache ha ricevuto delle somme di denaro da un amico imprenditore, proprietario di una clinica di chirurgia estetica privata, che avrebbe ottenuto in cambio la possibilità di accedere a fondi pubblici appena lui fosse arrivato al potere. Un accordo che il vice di Kurz rispettò, promuovendo la modifica di una legge quando arrivò a co-dirigere l'esecutivo alla fine del 2017. L'imprenditore Walter Gruebmuller aveva elargito fino a di 12 mila euro di donazioni fra il 2016 e il 2017, per raggiungere il suo scopo. Inoltre aveva invitato il politico in una villa a Corfù. Anche Gruebmuller è stato condannato oggi a 12 mesi, con la sospensione della pena.

Ricorso annunciato

"La cronologia degli eventi non lascia alcun dubbio", ha dichiarato la procuratrice Claudia Moravec-Loidolt. Strache invece, che insieme al coimputato aveva sempre contestato le accuse dicendosi innocente, ha affermato di essere "scioccato" per quello che ha bollato senza mezzi termini come un "errore giudiziario". "I vantaggi perseguiti sono innegabili", ha sentenziato il procuratore Bernhard Weratshnig in aula durante l'udienza, secondo quanto riporta Afp.

Ma Strache ha fatto come sempre muro: "Ho agito nella profonda convinzione di riparare un'ingiustizia", la replica del l'ex leader di destra. E i suoi legali hanno annunciato di non volersi arrendere e di voler impugnare la sentenza.

A mettere alle strette il politico austriaco fu la pubblicazione di un video girato a Ibiza, in cui il 52enne si esprimeva su discutibili modalità di finanziamento al partito. Ne scaturì la bufera, che finì col rompere gli equilibri della coalizione di Kurz, portando alle elezioni anticipate. Ma anche un'inchiesta giudiziaria, nel corso della quale Strache è uscito dalla scena politica del paese. È noto anche l'epilogo politico: gli elettori punirono il partito della Libertà Fpoe e oggi l'Austria è guidata da una coalizione formata dai popolari di Kurz e dai Verdi.