Sydney flagellata, il governo dichiara lo stato di disastro naturale in vaste aree del New South Wales.
Sydney – Dopo i devastanti incendi dello scorso anno, ora il problema è l'acqua. Il governo australiano è stato costretto a dichiarare lo stato di disastro naturale in vaste aree del New South Wales (Nsw) in seguito alle piogge torrenziali che da giorni colpiscono lo Stato e costringono migliaia di persone a lasciare le loro case, in particolare a Sydney.
Ieri, la diga di Warragamba - principale riserva d'acqua per la città - ha iniziato a traboccare, per la prima volta da molti anni, aggiungendosi a fiumi in piena e provocando inondazioni improvvise.
Evento secolare
Il ministro per i servizi di emergenza del Nsw, David Elliott, ha affermato che "ci stiamo avvicinando sempre di più all'inevitabile fatalità" anche se finora per fortuna non sono state registrate vittime. Da giovedì scorso, ci sono state circa 700 operazioni di soccorso a causa delle inondazioni e almeno 7680 richieste di aiuto.
La premier dello Stato, Gladys Berejiklian, ha affermato che eventi de genere si verificano forse "una volta nell'arco di un secolo" e ha avvertito che fino a 4000 persone potrebbero essere sfollate nella Hawkesbury-Nepean Valley nei prossimi giorni.
Nessun miglioramento in vista
Al momento, peraltro, non si prevede a breve un miglioramento. Secondo le previsioni aggiornate, la "pericolosa" situazione meteorologica che causerà inondazioni diffuse dovrebbe continuare fino a metà della prossima settimana. Jonathan How, del Bureau of Meteorology, ha detto che "piogge incessanti" continueranno a sferzare parti di Sydney e del Nsw orientale almeno fino a dopodomani. "Questa è una situazione dinamica, quindi è necessario che tutti controllino regolarmente gli aggiornamenti degli allarmi di alluvione", ha avvertito How.
La collisione di due potenti sistemi meteorologici sulla costa orientale del Nsw domani notte potrebbe causare una nuova ondata di evacuazioni, scrive il Sydney Morning Herald, riportando che i residenti di Sydney occidentale sono stati costretti oggi a fuggire in una zona più elevata, quando le acque alluvionali hanno inondato i loro quartieri. I servizi di emergenza statale hanno ordinato a circa mille residenti di Penrith, Jamisontown e Mulgoa occidentale di fare le valigie e andarsene.
In questo quadro, scrive la stessa fonte, quasi 140 scuole sono state chiuse, decine di strade e ponti sono stati tagliati e, naturalmente, l'implementazione del vaccino contro il Covid-19 è stata ritardata in alcune parti di Sydney e dello Stato.