Estero

Covid-19, Baviera in stato di calamità, l’Italia non più rossa

Il Land tedesco introduce un lockdown più severo, mentre in Italia l'Abruzzo, ultima regione con le restrizioni più rigide, va in zona arancione

Il governatore bavarese Markus Söder (Keystone)
6 dicembre 2020
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La Baviera ha decretato lo stato di calamità imponendo un lockdown ancora più severo per contenere l'epidemia di Covid-19. Il Land tedesco ha imposto il divieto di uscire di casa a partire da mercoledì, salvo necessità (lavoro o scuola), perché le restrizioni in vigore non sono bastate a contenere la propagazione del virus, ha spiegato il governo bavarese, secondo quanto riporta Bloomberg. "La situazione purtroppo è grave, dobbiamo fare di più, dobbiamo agire", ha detto il governatore Markus Söder.

Söder ha indicato che ora in Baviera verrà applicato il coprifuoco dopo le 21 nelle aree considerate focolai, ossia con più di 200 nuovi casi ogni 100'000 abitanti alla settimana. Alle scuole verrà chiesto di passare all'insegnamento on line per gli studenti più grandi.

In Italia non ci sono più zone rosse 

L'Italia non ha più zone rosse. Con l'approdo dell'Abruzzo in zona arancione in queste ore, il Paese entra in una nuova fase: nessuna regione è più in lockdown. E con la ripartenza di negozi e centri commerciali che riaprono ovunque, entra nel vivo lo shopping delle feste a ridosso del Natale.

Se con il ritorno al giallo di Emilia Romagna, Friuli, Marche, Puglia e Umbria i bar tolgono i sigilli ai tavolini, in Campania, Toscana, Alto Adige, Abruzzo e Bolzano i negozianti rialzano dopo settimane le saracinesche grazie al passaggio all'arancione.

Con cinque nuove regioni gialle (in tutto sono ora undici, oltre alla provincia di Trento) hanno riaperto - secondo i dati di Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana - oltre 72'000 tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi. Sono comunque ancora circa la metà (47%) gli esercizi commerciali di questo tipo chiusi in Italia, nelle zone rosse e arancioni, per un totale di circa 170'000 locali.

Resta un "caso" quello dell'Abruzzo, dove a differenza delle altre regioni è stato lo stesso governatore Marco Marsilio a firmare in queste ore il passaggio di colore dopo "aver avvisato il ministro (della salute Roberto) Speranza". Il presidente aveva lui stesso sottoscritto un'ordinanza per entrare in zona rossa lo scorso 18 novembre ed ora ha annullato di fatto quel provvedimento con quello nuovo.

Si allentano le maglie ma l'allerta, segnalata dallo stesso Comitato tecnico scientifico (Cts), sale più di prima. Ci apprestiamo ad entrare in una fase in cui "avremo il raddoppio della criticità, nei pronto soccorso arriveranno coloro che avranno l'influenza stagionale e coloro che avranno il Covid vero e proprio", avverte il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, chiarendo: "avremmo potuto imporre un lockdown assoluto, ma non possiamo permettercelo".

 

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