Presidenziali USA 2020

La strategia di Trump, ‘screditare il sistema elettorale'

Stati Uniti in attesa. Biden verso la vittoria. Il prof. Somaini da Washington sui sostenitori di Trump: ‘Spesso manifestano armati, creano un clima di terrore’

keystone
5 novembre 2020
|

“Non ci saranno Stati rossi o Stati blu quando vinceremo. Ci saranno solo gli Stati Uniti d'America”. Joe Biden parla già da presidente, anche se la lunga maratona elettorale non è ancora conclusa. Si contano ancora i voti in un pugno di Stati chiave, ma l'ex vicepresidente sente già le chiavi della Casa Bianca in tasca. Anche se Donald Trump, dovesse davvero perdere, non gliele consegnerà così facilmente. Trump è sul piede di guerra. Parla di brogli e di elezioni truccate, e con una raffica di azioni legali prova in tutti i modi a bloccare e invalidare i voti conteggiati dopo l'Election Night del 3 novembre. Alcune di queste cause o denunce sono già state respinte al mittente, ma sullo sfondo resta sempre l'ultima carta in mano a Trump: il ricorso alla Corte Suprema. 

La strategia di Trump è chiara e studiata a tavolino, a colpi di Tweet e ricorsi, vuole squalificare il sistema elettorale statunitense e minarne la fiducia. «È pericolosissimo e sta riuscendo nel suo intento, viste le proteste fuori dai seggi elettorali dei suoi sostenitori», analizza Francesco Somaini, ticinese a Washington, professore di giornalismo e capo del Dipartimento di comunicazione dell’Università di Washington Centrale. Mentre sale a diverse centinaia il bilancio degli arresti negli Usa per i disordini scoppiati durante le manifestazioni post-elettorali, Trump continua ad aizzare i suoi a colpi di Tweet. Ieri alle 18:  “Tutti gli stati recentemente assegnati a Biden saranno sfidati legalmente per frode elettorale. Un mare di prove! Vinceremo!”.


Francesco Somaini, professore di giornalismo e capo del Dipartimento di comunicazione dell’Università di Washington Centrale.

Il Paese è spaccato a metà, lacerato come mai, Trump aizza i suoi, il clima sembra davvero esplosivo o sbaglio? 

Trump non sta dimostrando di essere un leader responsabile, che può ricucire gli strappi del Paese. Anzi è proprio il contrario. Da cinque anni, marcia sulle paure della gente, uno sopra tutti è il cambiamento demografico. Nei prossimi 30 anni, i bianchi americani non saranno più la maggioranza e questo spaventa molti americani. La retorica di Trump è divisiva. Un numero consistente di suoi sostenitori è favorevole al diritto alle armi. Questo significa che non usano slogan e cartelli, ma spesso manifestano armati, creando un grosso stress e alimentando un clima di terrore. 

Trump punta ai ricorsi per squalificare a colpi di Tweet l’intero sistema elettorale? 

La sua strategia comunicativa mira a mettere in dubbio il sistema elettorale e ha avuto successo. Ha convinto i suoi che le elezioni sono state irregolari, che il risultato è falsato e lui avrebbe dovuto essere riconfermato. Sono mesi che insiste con una campagna per screditare il voto per corrispondenza, dicendo che è soggetto a frode. In realtà è una falsità assoluta, questo sistema di voto è sicuro, lo si fa da decenni. 

La strategia di Trump dunque ha avuto successo... 

Certo, assistiamo a gruppi violenti pro Trump che si raggruppano con fare minaccioso e intimidatorio fuori dai seggi dove si effettua la conta dei voti. Urlano gli slogan di Trump ‘Smettete di contare i voti’. È paradossale: gente che grida alla frode elettorale, che non vuole un processo elettivo condotto in modo legale come deve essere. La strategia di Trump ha funzionato. Ora farà i ricorsi che reputa nei vari Stati, dove toccherà anzitutto alla giustizia locale decidere. Potrà essere un lungo cammino.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔