Per i tempi lunghissimi, e il costo triplicato, il nuovo aeroporto della città è stato a lungo il bersaglio preferito della satira.
Gli ambientalisti travestiti da pinguini per la protesta sono stati i primi ad arrivare. Poi, invece di una grande festa, due atterraggi: alle 14 in punto un aereo Easyjet proveniente da Tegel ha toccato la pista del nuovo aeroporto di Berlino, e quattro minuti dopo è toccato ad un volo Lufthansa, partito da Monaco. È andata così alla fine, a causa del Covid, l'attesissima inaugurazione del 'Willy Brandt': due aerei in pista e una breve conferenza stampa, nella quale si è celebrata una "giornata importante", che è anche "un pezzo della storia della riunificazione tedesca", come ha ricordato il sindaco della capitale. L'evento arriva con nove anni di ritardo: su un cantiere avviato nel 2006 (costato 6 miliardi invece di 2) la partenza ha subito ben sei rinvii e il BER nel frattempo ha vissuto lo smacco di finire fra i temi preferiti dalla satira. "Il tempo delle barzellette sull'aeroporto di Berlino deve adesso finire", ha detto però il ministro dei Trasporti Andrea Scheuer, mentre la principale trasmissione di satira della tv pubblica si è mostrata ieri sera a lutto.