Estero

Lunedì parte il test del vaccino 'made in Italy'

All'ospedale Spallanzani di Roma inizierà la sperimentazione sull'uomo del vaccino contro il coronavirus sviluppato completamente in Italia

Sarà presente il governatore del Lazio Nicola Zingaretti (Keystone)
20 agosto 2020
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Lunedì all'ospedale Spallanzani di Roma, alla presenza del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, inizierà ufficialmente la sperimentazione sull'uomo del vaccino contro il coronavirus sviluppato completamente in Italia.

All'appello per la ricerca di volontari hanno risposto migliaia di persone (solo la scorsa settimana si era a quota 5'000) ma solo 90 saranno, alla fine, i protagonisti del test.

Dei primi cinque già si conosce l'identikit: si tratta di uomini di età compresa tra i 31 e i 46 anni, alcuni di loro professionisti. Hanno superato le visite preliminari, e saranno loro a rompere il ghiaccio: verrà iniettato loro il vaccino e se non si osserveranno effetti avversi significativi si passerà al gruppo di volontari successivo, che riceverà una dose più alta. La seconda tornata dovrebbe avvenire tra il 7 e il 9 settembre.

I volontari sono in ogni caso suddivisi in due grandi gruppi, per età: il primo comprende persone tra i 18 e i 55 anni, il secondo dai 65 agli 85. Molti volontari sono medici, un dettaglio che ha suscitato nelle autorità sanitarie sentimenti di grande approvazione.

Il vaccino per il Covid-19 che sarà sperimentato - realizzato, prodotto e brevettato dalla ReiThera di Castel Romano - è nato grazie a un protocollo d'intesa che lo scorso marzo è stato firmato da Zingaretti e dai ministri della salute e dell'università Roberto Speranza e Gaetano Manfredi insieme con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e con lo stesso Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani. L'investimento è stato di 8 milioni di euro, di cui 3 dal ministero della ricerca scientifica e 5 di tasca della Regione Lazio.

845 contagi e 6 vittime in 24 ore

Prosegue l'impennata di contagi per il Covid-19 in Italia. Sono 845 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore: 203 in più rispetto ai 642 del giorno precedente. Sei i morti a fronte dei sette registrati mercoledì per un totale di 35'418 decessi.

Quello sui nuovi contagi è il dato più alto dal 16 maggio, quando se ne registrarono 875. Un periodo - quest'ultimo - ancora compreso nella fase del lockdown, che terminò con l'inizio della cosiddetta "fase 2" dal 18 maggio. I casi totali sono così saliti a 256'118, i morti a 35'418.

Secondo i dati del ministero della salute sono aumentati anche i tamponi: 77'000, circa 6'000 in più di ieri.

I maggiori incrementi di contagiati si sono avuti in Veneto (+159), Lombardia (+154) e Lazio (+115).

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