Estero

Meno lavoro in Russia: colpa del petrolio e del coronavirus

Il crollo del prezzo del greggio e la crisi innescata dalla pandemia fanno lievitare il tasso di disoccupazione, tornato ai livelli del 2012

C'è lo zampino della pandemia (Keystone)
17 luglio 2020
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In Russia a giugno il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 6,2%, il livello massimo dal marzo del 2012, quando arrivò al 6,5%. Lo riferisce l'istituto nazionale russo di statistica Rosstat, ripreso dalla testata online Meduza. Le persone senza impiego in Russia sono 4,6 milioni. Sempre secondo Rosstat, il reddito reale disponibile si è ridotto dell'8% nel secondo trimestre di quest'anno. L'economia russa è stata colpita dal crollo del prezzo del petrolio e dalla crisi provocata dall'epidemia di Covid-19.
 
 

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