Estero

Belgrado, ancora scontri fra polizia e antigovernativi

Non si placano le manifestazioni in Serbia contro le restrizioni imposte nell'ambito dell'emergenza sanitaria

10 luglio 2020
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In serata davanti al parlamento a Belgrado sono scoppiati nuovi scontri fra polizia e dimostranti antigovernativi, che hanno cercato con la forza di raggiungere l'ingresso dell'edificio, inizialmente non presidiato dagli agenti.

Con la tensione tornata a salire, massicci reparti di polizia in assetto antisommossa, che si erano mantenuti sul retro dell'edificio, sono intervenuti, e dai dimostranti più violenti è partito un fitto lancio di pietre, bottiglie, petardi e fumogeni.

La manifestazione nella capitale - tenuta nonostante il divieto di assembramento con oltre 10 persone e a dispetto dei ripetuti appelli delle autorità a evitare raduni per non favorire i contagi di coronavirus - era cominciata pacificamente, ma la presenza di gruppi di estremisti e ultranazionalisti sta facendo degenerare nuovamente la situazione.

Non è escluso che agli scontri partecipino gruppi di hooligans delle tifoserie di calcio violente, protagonisti di ripetuti incidenti negli stadi e fuori. Si sentono infatti cori organizzati tipici delle tifoserie più accese. Si sono registrati anche attacchi a giornalisti e squadre televisive.

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