Estero

Como, sequestrate oltre 400 mila mascherine non a norma

Operazione della Guardia di finanza, le protezioni prive di certificazioni di sicurezza

Ansa
11 giugno 2020
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Stretta dei controlli da parte dei Finanzieri del Comando Provinciale Como che, nell'ambito delle quotidiane attività di polizia economico-finanziaria connesse alla ancora attuale emergenza epidemiologica, hanno eseguito specifiche attività di controllo, in varie aziende del territorio lariano, sequestrando oltre 263.000 mascherine generiche pronte per essere vendute come dispositivi di protezione individuale o dispositivi medici, 152.000 mascherine "KN95-FFP2", poste in commercio senza le previste certificazioni di sicurezza dell'Unione Europea, nonché 100.000 false etichette attestanti la genuinità dei prodotti.

In particolare, i Baschi Verdi della Compagnia di Como, a conclusione di un controllo effettuato nei confronti di un operatore commerciale del comune di Erba, ove erano custodite 300 mascherine di filtro facciale "tipo FFP2", hanno identificato il fornitore/importatore della merce, una società avente sede legale nel lecchese, dove le Fiamme Gialle comasche hanno dato corso ad un intervento rilevando e sequestrando circa 45.000 mascherine in attesa di essere vendute.

La documentazione prodotta in sede di accesso, "Certificato di Compliance" e "Test Report", rilasciata da un Ente cinese non rientrante tra gli organismi notificati previsti dalla normativa vigente, è risultata inidonea per l'apposizione della marcatura CE, non garantendo quindi standard di sicurezza comunitari. Contestualmente, i Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco hanno individuato e sequestrato 25.000 mascherine pronte per essere messe in commercio come dispositivi di protezione individuale con marchio "CE" falso e privi delle previste certificazioni da parte di una società con sede a Como.

I dispositivi sequestrati (mascherine FFP2), ad una primissima analisi, risultavano conformi alla normativa vigente, in quanto posti in vendita all'interno di una attività commerciale, provvisti della marcatura "CE", funzionale a comprovare il possesso dei requisiti minimi di sicurezza e di protezione, richiesti dei regolamenti dell'Unione Europea. Tuttavia, non appena i militari hanno richiesto l'esibizione della documentazione idonea ad attestare la conformità CE ed il possesso delle qualità tecniche che caratterizzano le mascherine tipo FFP2, è stato consegnato un documento emesso da una società polacca non autorizzata a rilasciare queste forme di certificazioni.
 
 

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