Confine

Sotto sequestro 300mila 'botti' nel Comasco

I fuochi d'artificio erano stoccati in depositi non a norma. L'operazione della Guardia di Finanza ha portato a indagare sei persone per commercio abusivo

Per Capodanno si alza la guardia (foto GdF)
30 dicembre 2019
|

Ce n'era per tutti i gusti; e stiamo parlando di fuochi d'artificio. Un'operazione messa a segno dalla Guardia di Finanza di Como ha permesso, infatti, di mettere le mani su 300mila pezzi destinati a fare il botto per San Silvestro. Oltre una tonnellata tra petardi, magnum zeus alba, mini ciccioli, bengala a pioggia, golden volcano, rambo 200, platinum, big flower, mitraglia tortuga, storm e golden fuji, risultati tutti a norma di legge ma che “rappresentavano un vero e proprio pericolo per come illecitamente stoccati e commercializzati”. Su questo i Baschi Verdi non transigono.

Controllati cinque negozi. Sei gli indagati

Alla ente sono finiti cinque esercizi commerciali presenti a Como e nell'area circostante, gestiti da cittadini italiani e cinesi. Sei le persone (due italiane e quattro di nazionalità cinese) chiamate ora a rispondere del reato di commercio abusivo di materiale esplodente e omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. Violazioni per le quali sono previste pene superiori a un anno di reclusione e sanzioni per migliaia di euro.

Secondo quanto accertato dalla Finanza, i giochi pirotecnici erano stoccati con modalità “non rispettose delle misure di sicurezza, in quanto il materiale esplodente era custodito, unitamente a prodotti altamente infiammabili quali riscaldatori, accendini e quadri elettrici”. In aggiunta, sono stati riscontrati “sistemi di allarme e sicurezza antincendio inidonei e non funzionanti nonostante la presenza di clienti attratti principalmente dagli articoli natalizi”.

 

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔