I fatti si sono verificati sabato sera nel centro della cittadina statunitense. Coinvolti pure altri due reporter svizzeri
Tre reporter televisivi svizzeri - il ticinese Massimiliano Herber e due suoi colleghi romandi - hanno riferito di essere stati quasi colpiti da proiettili di gomma esplosi dalla polizia durante una manifestazione a Minneapolis, negli Stati Uniti. Nessuno è rimasto ferito. I fatti si sono verificati sabato poco dopo le 20 (ora locale) nel centro della città di Minneapolis. La squadra della televisione svizzera doveva riferire delle manifestazioni contro il razzismo e contro la violenza della polizia. I fatti sono stati raccontati stamane dalla trasmissione radiofonica 'Heute Morgen' del canale svizzerotedesco Srf.
Nel corso del loro intervento, i reporter sono rimasti intrappolati tra i vari schieramenti della polizia. Il giornalista della Rts Gaspard Kühn ha raccontato di aver tentato, assieme a Max Herber della Rsi e al loro cameraman Jean-Pascal Azaïs, di togliersi dalla spiacevole situazione. Si sono quindi rivolti alle forze dell'ordine, identificandosi come giornalisti e mostrando i tesserini. Secondo Kühn, gli agenti di polizia hanno invitato i giornalisti a rimanere indietro. Poco dopo alcuni poliziotti hanno esploso dei proiettili di gomma all'indirizzo della troupe, mancando i reporter per un pelo.
Negli Stati Uniti in una quarantina di città è in vigore il coprifuoco a causa dei disordini scoppiati in seguito alla morte violenta dell'afroamericano George Floyd durante un'operazione di polizia. Tuttavia, i giornalisti sono esenti da questi coprifuoco. Le organizzazioni giornalistiche statunitensi segnalano diversi incidenti in cui gli agenti di polizia hanno attaccato o arrestato personale dei media.