Estero

Caso Floyd, Pompeo: indagine su incidenti a reporter stranieri

Il capo della diplomazia Usa ha promesso oggi un'indagine sugli incidenti nei quali sono stati coinvolti giornalisti stranieri, compreso un collega della Rsi

Anche l'alto commissario dell'Onu per i diritti umani aveva denunciato la scorsa settimana l'aggressione contro i giornalisti (Keystone)
10 giugno 2020
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Il capo della diplomazia Usa Mike Pompeo ha promesso oggi un'indagine del dipartimento di Stato sugli incidenti nei quali sono stati coinvolti giornalisti stranieri durante le manifestazioni contro il razzismo e le violenze della polizia dopo la morte di George Floyd.

"So che certi Paesi hanno manifestato la loro preoccupazione in merito ai loro giornalisti che sarebbero stati trattati in modo inappropriato", ha detto in una conferenza stampa a Washington.

Anche l'alto commissario dell'Onu per i diritti umani aveva denunciato la scorsa settimana "l'aggressione senza precedenti" contro i giornalisti che coprivano le proteste per l'uccisione di Floyd, evocando informazioni secondo cui almeno 200 di loro sono stati attaccati o arrestati.

Solo pochi giorni fa tre reporter televisivi svizzeri - il ticinese Massimiliano Herber e due suoi colleghi romandi - hanno riferito di essere stati quasi colpiti da proiettili di gomma esplosi dalla polizia durante una manifestazione a Minneapolis, negli Stati Uniti. I fatti si sono verificati sabato scorso poco dopo le 20 (ora locale). 

Il fratello di Floyd al Congresso: 'Sono qui per avere giustizia'

"Sono qui per mio fratello George, sono qui per ottenere giustizia": così Philonise Floyd, fratello del 46enne afroamericano morto a Minneapolis per mano della polizia, ha esordito davanti alla commissione giustizia della Camera, aprendo la serie di audizioni programmate nel momento in cui il Congresso avvia i lavori per una riforma delle forze dell'ordine.

"George è morto per una discussione su 20 dollari. È questo che vale un afroamericano nel 2020?". È il duro atto di accusa di Philonise Floyde. Davanti ai membri del Congresso, parlando alla commissione giustizia della Camera, l'uomo a stento è riuscito a trattenere le lacrime. "Sono qui per chiedervi basta dolore, la forza mortale dovrebbe essere usata solo in casi di grande pericolo, e mio fratello è morto per 20 dollari".


Philonise Floyd, fratello di George Floyd

Trump, 'Riforma polizia? Agenda radicale non passerà'

"Cose da pazzi!": così Donald Trump reagisce alle proposte di riforma della polizia. "L'agenda della sinistra radicale non passera'", ha twittato proprio mentre il fratello di George Floyd stava concludendo il suo intervento in diretta tv davanti alla commissione giustizia della Camera.

Trump ribadisce il suo no al taglio dei fondi per le forze dell'ordine: "Molti, come Minneapolis, vogliono chiudere i loro dipartimenti di polizia. Pazzesco!".

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