Minneapolis

L'agente ha tenuto il ginocchio su Floyd per quasi 9 minuti

Il poliziotto è stato accusato formalmente di omicidio colposo. In un nuovo video si vedono addirittura tre agenti tenere a terra l'afroamericano

Un murales in ricordo di Floyd (Keystone)
30 maggio 2020
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È stato accusato formalmente di omicidio colposo Derek Chauvin, l'agente che ha ucciso George Floyd, afroamericano di Minneapolis, soffocandolo con un ginocchio mentre era immobilizzato a terra. "Le indagini sono ancora in corso", ha affermato il procuratore della contea. Insieme a tre suoi colleghi Chauvin era stato già licenziato. Non è detto però che questo basti a placare l'esplosione di rabbia che sta incendiando il capoluogo del Minnesota.  Le proteste per chiedere giustizia si sono ormai trasformate in vera e propria rivolta, spesso degenerata in violenze, saccheggi, atti vandalici.

Intanto i giornali statunitensi hanno riferito che l'accusa ha calcolato in 8 minuti e 46 secondi il tempo durante il quale Chauvin ha mantenuto la pressione del suo ginocchio su Folyd. Sempre secondo gli atti dell' indagine, non lo ha rimosso nemmeno dopo che l'afroamericano ha gridato "non riesco a respirare" o "Mamma", "vi prego. Lo ha fatto solo quasi tre minuti dopo che un altro agente non è riuscito a sentire il polso Floyd.

In un nuovo video apparso sui social e diffuso dalla Cnn mostra non uno ma tre poliziotti che, apparentemente, stanno tenendo bloccato Floyd a terra.

Una situazione che rischia di finire del tutto fuori controllo, per contenere la quale è stata inviata la Guardia Nazionale, con cinquecento uomini. Nella notte di giovedì un gruppo di manifestanti ha assaltato il commissariato a cui Chauvin apparteneva, introducendosi in un'ala dell'edificio che è stata devastata e incendiata, provocando la fuga del personale di polizia presente. I nervi sono tesissimi. Ai lanci di sassi e bottiglie da una parte risponde il lancio di lacrimogeni e proiettili di gomma dall'altra.

Arrestata una troupe della Cnn in diretta

Un giornalista afroamericano della Cnn è stato "inspiegabilmente" arrestato (inspiegabilmente secondo l'Ansa, che trascura il dettaglio del colore della pelle del giornalista...) insieme alla sua troupe mentre stava trasmettendo in diretta. Un episodio imbarazzante che ha portato alle scuse delle autorità.

Queste ultime lanciano ripetuti e disperati appelli alla calma, anche perché davanti c'è quello che potrebbe trasformarsi in un weekend di fuoco. "È il weekend più difficile della nostra storia, il mondo ci sta guardando",ha implorato il governatore dello stato Tim Walz. Mentre Donald Trump viene accusato di gettare benzina sul fuoco: "Se iniziano i saccheggi si inizia a sparare", la controversa frase postata dal presidente americano, subito censurata da Twitter in un braccio di ferro ormai senza esclusione di colpi con la piattaforma social più usata dal presidente. Più tardi, in serata (ora svizzera), lo steso Trump ha annunciato di aver parlato con la famiglia Floyd. "Comprendo il dolore, la famiglia di George ha diritto alla giustizia", ha detto. "Gli abitanti del Minnesota hanno diritto alla sicurezza".

Di diverso tenore il messaggio di Barack Obama: "Tutto ciò non dovrebbe essere normale nell'America del 2020", ha scritto l'ex presidente, lanciando un appello perché si possa finalmente vivere in un Paese "dove eredità come l'intolleranza e il trattamento diseguale tra cittadini non infetti più le nostre istituzioni e i nostri cuori": questo per Obama il "new normal" a cui bisogna lavorare, un'America senza piu' razzismo.

Ma la protesta dilaga in tutti gli States. A New York almeno 70 manifestanti sono stati arrestati dopo una notte di tafferugli a Manhattan. Mentre a Denver durante le proteste si è anche sparato. Colpi di arma da fuoco anche a Louisville, in Kentucky, dove sette persone sono state ferite durante una protesta per l'uccisione in marzo di un'afroamericana, Breonna Taylor, 26 anni, nel corso di una perquisizione da parte di tre agenti bianchi nella sua casa. 

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