Estero

Il virus è ancora forte, ipotesi rinvio del voto negli Usa

I timori dem sulla strategia di Trump per ritardare o delegittimare le urne. Molti Stati hanno già cancellato o rinviato le primarie a causa del Covid-19.

Ritorno alla normalità (?) - Keystone
13 maggio 2020
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La maggioranza degli Stati ha già riaperto ma il Covid imperversa negli Usa con quasi 1,4 milioni di casi e 83 mila morti, di cui 1894 nelle ultime 24 ore. Riemerge quindi l'ipotesi di un rinvio del voto del 3 novembre, alla vigilia di quello che potrebbe essere "l'inverno più buio della storia moderna", come ammonirà giovedì al Senato Rich Bright, il capo della sezione vaccini del ministero della Salute rimosso per la sua opposizione alla idrossiclorochina, promossa da Donald Trump come possibile trattamento contro il coronavirus.

A non escludere lo slittamento del voto è stato Jared Kushner, genero-consigliere del tycoon, anche se la decisione non rientra tra i poteri del presidente e richiederebbe un passaggio al Congresso. "Per ora il piano è di votare il 3 novembre, ma non sono sicuro di potermi impegnare in un senso o nell'altro", ha dichiarato a Time. Alcune ore dopo, travolto dalle polemiche, ha rettificato di non essere "mai stato coinvolto in discussioni sulla possibilità di cambiare la data delle elezioni presidenziali, né di essere a conoscenza di discussioni di questo tipo". Uscita che contraddice la narrativa del ritorno alla normalità di Trump e che alimenta i timori dem che il presidente possa utilizzare la pandemia per ritardare o delegittimare il voto, timori sollevati giorni fa da Joe Biden e alimentati anche dal fatto che molti Stati hanno cancellato o rinviato le primarie a causa del Covid-19. Lo stesso partito democratico si sta orientando verso il voto da remoto nella convention presidenziale di Milwaukee dopo averla posticipata da metà luglio a metà agosto. Alcuni Stati a guida dem, come la California, stanno estendendo la possibilità di votare per posta ma Trump è contrario per il timore di broglia, come quelli evocati senza prove dopo la vittoria nel 2016.

Sondaggi sfavorevoli

Trump potrebbe essere tentato di premere per uno slittamento del voto in caso di sondaggi sfavorevoli. L'ultimo della Cnn indica che Biden è avanti di 5 punti (51 a 46) ma il presidente ha un vantaggio in una quindicina di Stati in bilico (anche qui 51 a 46) che potrebbero decidere il collegio elettorale, come successe con Hillary nel 2016. L'ex vice di Obama ha un ampio margine tra le donne (55 contro 41) e le persone di colore (69 contro 26) ma tra gli uomini Trump ha un leggero vantaggio (50 contro 46), che aumenta tra quelli bianchi (55 contro 43). Biden supera il rivale di 6 punti tra gli elettori sopra i 45 anni, ma non sfonda tra i più giovani (49 a 46). Per questo ha cooptato nella sua campagna anche la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez, che presiederà insieme all'ex segretario di Stato John Kerry la task force sul clima varata con l'ex rivale Bernie Sanders. Dalle elezioni suppletive per il Congresso però non arrivano segnali incoraggianti: i repubblicani hanno tenuto il seggio in Wisconsin e lo hanno strappato dopo molti anni ai dem nella liberale California. "Due grandi vittorie", ha esultato il tycoon.

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