Estero

Aveva segnalato il coronavirus ma non è stato ascoltato

Già a dicembre un oftalmologo cinese aveva notato la presenza di un virus simile alla sars all'ospedale di Wuhan. È stato contagiato

Le prime segnalazioni a dicembre. Ma sono rimaste inascoltate (Keystone)
4 febbraio 2020
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Aveva notato già a dicembre sette casi di un virus che gli ricordava la sars all'ospedale di Wuhan dove lavorava. Li Wenliang, oftalmologo cinese, aveva tentato subito di avvertire i colleghi, di condividere l'allarme che quei casi avevano suscitato, ma le autorità locali gli avevano fatto capire chiaramente che era il caso di smetterla. Un mese dopo Li ripropone la sua storia in un post, pubblicato però questa volta dal suo letto di ospedale, dove si trova dopo essere stato contagiato. E adesso è considerato un eroe.

È la Bbc a raccontare la vicenda di Li Wenliang, che il 30 dicembre scorso inviò un messaggio in una chat tra colleghi, avvertendoli del pericolo e suggerendo di adottare le protezioni necessarie per evitare il contagio. Si trattava a quel punto però soltanto di un'intuizione, perché il dottor Li ignorava di trovarsi davanti ad un nuovo coronavirus.

Intanto quattro giorni dopo quel messaggio inviato via chat, Li fu convocato presso l'Ufficio della sicurezza pubblica dove gli fu chiesto di firmare una lettera in cui veniva accusato di "aver affermato il falso" e di aver creato "grave disturbo all'ordine sociale". Non era il solo comunque: la polizia ha fatto sapere che Li era una delle otto persone oggetto di indagine per "diffusione di notizie false".

Alla fine di gennaio però, Li ha pubblicato su Weibo una copia della lettera spiegando quanto era accaduto, mentre le autorità avevano già fatto le dovute scuse. Nel frattempo però l'oftalmologo aveva avuto in cura una donna contagiata a sua insaputa dal coronavirus, proprio durante i giorni in cui le autorità a Whuan insistevano sul fatto che soltanto chi era entrato in contatto con animali infetti era a rischio, e nessun protocollo specifico era previsto per i medici. Nel suo post Li descrive il sintomi e la loro progressione, fino alla diagnosi ma soltanto dopo diversi test.

Adesso i commenti al suo post sono migliaia, moltissimi a manifestare sostegno: "Il dottor Li è un eroe". "Per la pubblica sicurezza sanitaria servono decine di milioni di Li Wenliang".

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