Estero

Il Cile annulla la conferenza Onu sul clima

Le proteste spingono il presidente Pinera a cancellare anche l'atteso vertice Apec

(Keystone)
30 ottobre 2019
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Santiago del Cile – Sorpresa, sgomento, preoccupazione: la comunità politica e diplomatica internazionale ha accolto con questi sentimenti l'annuncio oggi da parte del presidente Sebastian Pinera della sospensione dell'organizzazione in Cile di un imminente ed atteso vertice del forum di Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) e anche della 25esima Conferenza dell'Onu sul cambiamento climatico.

Accompagnato dai ministri degli Esteri e dell'Ambiente, Pinera ha detto di essere "profondamente rammaricato" per la decisione presa e di avere coscienza di quanto la sospensione degli appuntamenti significhi per la comunità internazionale.

Ma, ha chiarito in riferimento ai 13 giorni di proteste e ai 20 morti causati dagli incidenti, "come presidente di tutti i cileni, devo sempre anteporre i loro problemi, le loro necessità e speranze prima di ogni altra cosa".

Il vertice Apec, in calendario per il 16 e 17 novembre, era molto atteso dalle principali capitali internazionali: con la presenza di Donald Trump e Xi Jinping, poteva essere l'occasione giusta per una mini-tregua sui dazi fra Stati Uniti e Cina.

La COP25 dell'Onu sul cambiamento climatico doveva svolgersi tra il 2 e il 13 dicembre. Vi avrebbero partecipato oltre 2mila persone in rappresentanza dei 193 Paesi firmatari della Convenzione quadro. La conferenza era l'occasione per verificare gli impegni degli Stati sulla base di quanto deciso a Parigi nel 2015, per contribuire entro il 2020 alla riduzione dell'inquinamento del pianeta.
 

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