Estero

Kosovo, Ue capace di far dialogare Belgrado e Pristina

Ne è convinto il ministro degli esteri slovacco Miroslav Lajcak, il cui Paese detiene la presidenza dell'Osce ma c'è sfiducia nella mediazione europea

4 giugno 2019
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L''Unione europea ha la forza e l'autorità necessarie a portare avanti il dialogo sul Kosovo fra Belgrado e Pristina, e non c'è bisogno di avviare processi paralleli con lo stesso obiettivo. Lo ha detto oggi a Belgrado il ministro degli esteri slovacco Miroslav Lajcak, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Osce. "Voglio vedere la Ue come leader che guida i processi e risolve i problemi in Europa, in particolare nei Balcani che ha la prospettiva di divenire parte dell'Unione", ha detto Lajcak in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic.

Riferendosi allo stallo nel dialogo fra Belgrado e Pristina, Lajcak si è detto convinto che il negoziato proseguira'. "Non dubito della forza e della capacità della Ue per far proseguire i colloqui", ha affermato. Meno ottimista si è mostrato il ministro Dacic, secondo il quale il dialogo e' 'in rianimazione', e la sua ripresa dipende da coloro che devono ripotarlo in vita.

Il ministro serbo ha ribadito le accuse alle misure unilaterali e provocatorie della dirigenza kosovara. "Pristina ritiene che tutto sia ormai deciso, ma le cose non stanno così", ha detto Dacic. I dirigenti del Kosovo hanno detto a più riprese di non avere più fiducia nella mediazione della Ue, e chiedono che nel negoziato vengano coinvolti gli Stati Uniti.

A Belgrado conferenza su minacce e sicurezza

I modi per far fronte alle nuove sfide e minacce alla sicurezza sono stati al centro oggi a Belgrado di una conferenza organizzata dalla presidenza slovacca dell'Osce, alla quale hanno partecipato un centinaio di esperti, politici e esponenti della societa' civile provenienti da vari Paesi dell'Europa sudorientale. Il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, che ha aperto i lavori, ha sottolineato la necessità di rafforzare la collaborazione regionale per contrastare al meglio le minacce alla sicurezza, sempre piu' sofisticate e che non conoscono confini.

Nessuno ce la può fare da solo - ha detto Dacic, secondo il quale la Serbia è impegnata in una profonda riforma di tutto il settore sicurezza, i cui primi risultati già si vedono. Alla conferenza e' intervenuto il ministro degli esteri slovacco Miroslav Lajcak, che ha rilevato l'importante ruolo dell'Osce in tale problematica. "Il rapido progresso tecnologico ha posto nuove minacce alla sicurezza, che vanno contrastate con la dovuta serietà e determinazione", ha osservato Lajcak.

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