Estero

Belgrado protesta per l'abolizione del confine tra Kosovo e Albania

La Serbia ritiene che la decisione di Tirana e Pristina riveli la volontà di dar vita a una Grande Albania

7 ottobre 2020
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Il ministero degli esteri serbo ha convocato oggi l'ambasciatore albanese a Belgrado Iljir Bocka al quale ha consegnato una nota di protesta in relazione a una seduta congiunta dei governi di Albania e Kosovo tenutasi il 2 ottobre scorso a Tirana, e nella quale era stata annunciata l'abolizione della frontiera fra i due Paesi. La Serbia non riconosce l'indipendenza proclamata il 17 febbraio 2008 dal Kosovo, che continua a considerare una sua provincia meridionale a maggioranza albanese.

"Tali dichiarazioni che implicano l'unificazione fra l'Albania e la provincia serba del Kosovo per creare la Grande Albania costituiscono un giustificato motivo di preoccupazione sia per la Serbia che per gli altri Paesi della regione", ha detto il ministero degli esteri nella nota. Ieri, ha aggiunto lo stesso ministero, l'incaricato d'affari dell'ambasciata serba a Tirana era stato convocato al ministero degli esteri albanese per la consegna di una nota di protesta a causa di affermazioni da parte di dirigenti a Belgrado, ma il diplomatico si era rifiutato di accogliere tale nota.

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