Estero

Pakistan, abbattuti due jet indiani

L'aeronautica pachistana ha abbattuto due aerei che avrebbero superato il confine fra i due paesi. Catturato un pilota

27 febbraio 2019
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L'aeronautica pachistana ha abbattuto due jet indiani che avrebbero superato il confine fra i due Paesi nella contesa regione del Kashmir e hanno catturato un pilota.
Lo riferisce un portavoce militare. Uno dei velivoli colpiti è precipitato nella parte pachistana del Kashmir mentre l'altro sul territorio indiano della regione himalayana.

Le tensioni tra i due Paesi sono aumentate quando, due settimane fa, un’autobomba  ha ucciso a Pulwama, nel Kashmir, quaranta militari indiani. Nei giorni scorsi l’aviazione indiana ha bombardato un campo di estremisti islamici del Jaish-e-Mohammed (Jem) a Balakot, 80 chilometri all’interno dalla linea di confine tra i due Paesi.
Un'esalation, per la guerra a bassa intensità che gli eserciti di Islamabad e New Delhi combattono in Kashmir (sulle cui montagne corre il fronte più alto del mondo), come è avvenuto a più riprese sin dall’indipendenza del 1947. Il governo pakistano aveva denunciato la violazione dello spazio aereo, assicurando una “reazione”, puntualmente arrivata.

Il neoeletto premier Imran Khan (abilissimo a blandire le formazioni dell’islamismo più radicale) ha ordinato ai caccia di levarsi in volo, mentre l’artiglieria schierata lungo la linea di demarcazione ha sparato diversi colpi di mortaio verso le postazioni indiane. Nel raid indiano sono stati impiegati dodici caccia Mirage-2000, coadiuvati da altri aerei in funzione di supporto e controllo. Secondo la versione indiana, i velivoli hanno lanciato sei bombe sul campo di addestramento del Jem, distruggendolo completamente e uccidendo “almeno 325 jihadisti e 25 tra addestratori e comandanti”. I jihadisti si erano rifugiati in un resort a cinque stelle e sarebbero stati colti nel sonno. Secondo New Delhi, l’azione ha scongiurato un “piano imminente” per nuovi attacchi terroristici in India. Come quello di due settimane fa, rivendicato dallo stesso Jem, formazione jihadista che punta alla secessione dall’India e all’annessione del Kashmir (a maggioranza musulmana) al Pakistan. New Delhi ha accusato il governo pakistano di aver avuto un ruolo nell’attacco e da subito aveva annunciato una ritorsione.

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