Estero

Brasile, Bolsonaro spera di vincere subito

Il candidato dell'estrema destra si è vantato di poter essere eletto già al primo turno, ma verosimilmente dovrà affrontate Haddad, il candidato di Lula, a fine mese

7 ottobre 2018
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Jair Bolsonaro è arrivato oggi al primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile con un vantaggio così evidente nei sondaggi che si è vantato di poterle vincere anche al primo turno, ma tutto indica invece che il candidato di estrema destra dovrà affrontare Fernando Haddad, il delfino di Lula da Silva, nel ballottaggio del 28 ottobre.

"Il 28, tutti al mare", ha detto ai cronisti arrivando al seggio dell'ovest di Rio de Janeiro dove ha votato. Bolsonaro ha sorriso per i fotografi, dimagrito ma di buon umore, a un mese dall'attentato di Juiz de Fora, nel Minas Gerais, dove è stato accoltellato all'addome.

Gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto diffusi prima dell'apertura delle urne davano Bolsonaro in crescita e al 36%, con Fernando Haddad - l'erede politico di Lula - stabile al 24-25%, per cui prevedono un ballottaggio fra i due, dall'esito ancora incerto, perché gli sfidanti sono in pareggio virtuale in un duello, poco sopra del 40% dei voti.

A Bolsonaro questo non importa. Cavalcando l'onda dell'umore elettorale, si è preoccupato invece di lanciare messaggi di serenità, presentandosi come un leader unificatore, e non un estremista famoso per le sue dichiarazioni sprezzanti su neri, donne o gay.

"Noi faremo un governo per tutti, indipendentemente dalla loro religione. Anche per gli atei", ha promesso nell'ultimo messaggio pubblicato sui social, nel quale ha anche sottolineato che vuole aiutare i gay, perché "i gay sono anche madri o padri, hanno gli stessi problemi degli altri".

Bolsonaro non ha però risparmiato gli attacchi contro il Partito dei Lavoratori (Pt) di Lula e del suo rivale Haddad.

"Io rappresento il verde e giallo (i colori della bandiera brasiliana) mentre loro rappresentano Venezuela e Cuba, con la bandiera rossa e la falce e il martello", ha detto, prima di promettere che "cureremo quella gente lì, perché il miglior antidoto contro il Pt è il posto di lavoro", osservando che "sono molti quelli che hanno votato Pt e ora vengono con noi".

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