Si tratta di una donna ricercata dal Tribunale di Bolzano e fermata l’8 gennaio dalla Polizia di Stato di Como
Furto, rapina, ricettazione, porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale. Questa la sfilza di reati dei quali è accusata una 38enne italiana fermata mercoledì mattina dalla Polizia di Stato di Como alla dogana di Ponte Chiasso. Ne dà notizia la Questura lariana, precisando che la donna è stata arrestata in base a un provvedimento emesso dal Tribunale di Bolzano. Proprio nella provincia dell’Alto Adige risulta residente la fermata, che è stata consegnata all’Ufficio binazionale del settore Polizia di frontiera dalla Polizia svizzera nella forma della riammissione ordinaria. Sempre in Alto Adige sarebbero stati commessi i presunti reati.
Una volta presa in consegna, all’atto della sua identificazione, la donna ha presentato agli agenti una carta d’identità riportante i suoi dati anagrafici ma palesemente falsificata nel supporto – accertato con esattezza tramite la ‘perizia del falso documentale’, strumento accertativo in dotazione all’ufficio della Polizia di Frontiera di Como – e pertanto è stata denunciata in stato di libertà per il reato di falsità materiale. L’ulteriore e contestuale accertamento della prassi identificativa, eseguito tramite la banca dati del Ministero dell’Interno, ha permesso ai poliziotti di scoprire che la 38enne aveva pendente a suo carico un rintraccio per l’esecuzione di un provvedimento di arresto maturato a seguito di una condanna ed emesso a ottobre 2022 dal Tribunale di Bolzano. Il mandato di arresto prevedeva il suo accompagnamento in carcere per dover scontare una pena detentiva di 4 anni e tre mesi di reclusione.