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Saronno, narcotizza e violenta la ex: anestesista confessa

L’uomo ha ammesso di aver abusato della donna con cui aveva avuto una breve relazione dopo averla sedata e resa incosciente

(Depositphotos)
4 agosto 2022
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La scusa di "prendersi cura di lei", dopo l’ennesimo rifiuto a riprendere una relazione chiusa da tempo, poi l’anestetico e lo stupro. E’ accusato di violenza sessuale Andrea Carlo Pizzi, medico anestesista di 52 anni arrestato dai carabinieri un mese dopo l’aggressione nel suo appartamento.

Bloccato dopo la denuncia della donna, in un primo momento il professionista ha negato, sostenendo che si fosse trattato di un rapporto consenziente, ma nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi ha ammesso di averle somministrato un farmaco per poi abusare di lei.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Como, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio. Pizzi, responsabile della Rianimazione in una clinica di Como, che dalle indagini risulta essere estranea ai fatti, e con uno studio anche a Saronno, ha avuto una storia di qualche mese con la donna, con cui ha continuato a mantenere i contatti anche quando si sono lasciati.

Per questo motivo l’ex, dopo una brutta caduta da cavallo, si è rivolta a lui per farsi iniettare un antidolorifico per un problema a una spalla. In due occasioni, secondo la testimonianza della donna, Pizzi le avrebbe iniettato del Tramadol, a cui aveva reagito male, perdendo i sensi.

La violenza è avvenuta il primo luglio scorso: dopo aver passato una serata insieme, i due hanno avuto un’accesa discussione sotto casa del medico, che voleva riallacciare il rapporto. Il dolore alla spalla è tornato a farsi sentire e Pizzi si è offerto di farle una puntura.

"Non farmi il Tramadol, mi fa stare male" gli avrebbe detto, ma il medico glielo ha somministrato lo stesso. L’effetto, stando a quanto raccontato agli inquirenti, è stato quello delle volte procedenti: un momento di vuoto totale. Quando ha riaperto gli occhi, era senza vestiti e l’ex era di fronte a lei.

Rientrata a casa, la mattina successiva la donna ha registrato una conversazione al telefono con il medico, durante la quale ha ammesso di averle fatto assumere quel farmaco a cui era intollerante e di aver avuto con lei un rapporto sessuale. La registrazione è stata presentata ai carabinieri, insieme con la denuncia che ha fatto scattare le indagini, coordinate dal pm Nadia Calcaterra.

"Ci sono ancora molti aspetti da chiarire, anche noi vogliamo effettuare altri accertamenti, non la chiamerei confessione", dice l’avvocato difensore del medico, Maurilio Vanzulli. Il Gip di Busto Arsizio ha disposto per l’anestesista la custodia cautelare in carcere.

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