Confine

Como, accolti i primi 27 profughi afghani

Dieci, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono seguiti dalla Caritas diocesana; gli altri 17 sono ospitati negli immobili di Intesa sociale

5 settembre 2021
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I primi 27 profughi afghani (complessivamente ne sono attesi 53) a Como sono arrivati nella notte tra venerdì e sabato. Dieci di loro, appartenenti allo stesso nucleo familiare, in carico dalla Caritas diocesana sono ospitati in un appartamento dell'associazione Eskenosen di via Prudenziana a Como, fondata dalla coppia di sociologi Chiara Giaccardi e Mauro Magati, entrambi docenti della Università Cattolica di Milano (lui è una delle firme più prestigiose del Corriere della Sera). “Un contesto quello in cui sono ospitati questi dieci profughi, molti di loro sono bambini, in cui si respira il concetto di famiglia allargata e che di certo potrà essere fertile per un'integrazione autentica di queste persone”, commenta Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana.

Gli altri 17 profughi sono ospitati negli immobili di Intesa sociale tra Fenegrò, Bizzarone e Cantù, il cui responsabile Luigi Capiaghi commenta: “Abbiamo lavorato giorno e notte per essere pronti a questa prima accoglienza. Ora siamo contenti che la nostra corsa contro il tempo sia servita per offrire loro un'accoglienza adeguata”. Luigi Capiaghi, ex sindaco di Bizzarone, è un amministratore pubblico da decenni impegnato sul versante dell'accoglienza dei migranti. Negli anni Novanta dello scorso secolo era al fianco di don Renzo Scapolo, l'ex parroco di Caversaccio di Valmorea. Anche per gli altri 26 profughi afghani attesi a Como sono già disponibili alcune strutture.

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