Confine

Linea ferroviaria del Luinese, i pompieri insorgono

Nonostante le promesse della Regione Lombardia, manca ancora un mezzo di soccorso attrezzato per gli incidenti gravi

Merci sulla litoranea (Ti-Press)
23 dicembre 2020
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Un anno e mezzo di silenzi assordanti quello che è trascorso dal luglio 2019, mese in cui la Regione Lombardia promise interventi per la messa in sicurezza della linea ferroviaria Zenna-Luino-Gallarate, strategica nel progetto AlpTransit. A squarciare il silenzio sono i sindacati confederali dei Pompieri di oltre confine che sono tornati a denunciare la scarsità di mezzi a disposizione dei Vigili del fuoco e le difficoltà d'intervento in caso d'incidente su rotaie. I sindacati, dopo aver ricordato che già nel 2016 avevano posto l’accento sul fatto che “vista la particolare conformazione del territorio e il totale riassetto dell’infrastruttura ferroviaria, si è venuto a creare un serio problema per quanto concerne un eventuale intervento dei Vigili del fuoco per incidenti su rotaia”, puntano il dito sul fatto che “per quanto concerne le dotazioni agli operatori chiamati a intervenire per un eventuale incidente tutto è rimasto congelato”.  E questo anche dopo il solenne (a parole visto come sono andate le cose) impegno, preso nel luglio dello scorso anno, dalla Regione Lombardia, che assicurava la dotazione ai “soccorritori di un mezzo che può spostarsi sia su gomma che su rotaia, di modo da poter raggiungere con tempestività ed efficacia le zone colpite da calamità e le persone da soccorrere”. Il mezzo duttile (un treno di soccorso e salvataggio sul modello di quelli attivi in Svizzera) promesso non si è visto. Alle parole non sono seguiti i fatti. E, quindi, i Vigili del fuoco sono tornati a far sentire la loro voce: “Capiamo sicuramente che la pandemia in corso ha creato problematiche importanti, ma i convogli merci continuano a percorrere il nostro territorio col loro carico pericoloso, sia per i soccorritori che per i cittadini che abitano nelle aree a ridosso della linea ferroviaria. Siamo in attesa di una soluzione concreta che tarda ad arrivare”. Regione Lombardia sino ad ora non si è fatta sentire.

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