Confine

Grate contro i senzatetto a Como, si vota mercoledì

La discussa mozione della Lega arriva in Consiglio comunale. ‘Cambiamo Como’ ha organizzato un presidio davanti a Palazzo Cernezzi

Pareri contrapposti nel capoluogo lariano (archivio Ti-Press)
7 settembre 2020
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Mercoledì arriva in consiglio comunale a Como la mozione della Lega che chiede di blindare con una grata i portici dell'ex chiesa di San Francesco che da anni sono uno dei rifugi notturni dei senzatetto. Succede anche ai portici della basilica del Crocifisso, del Pirellino e del liceo classico Volta. Una mozione che a Como è molto discussa. Numerose infatti le prese di posizione. Tutte contro le grate. Chi è d'accordo non parla.

Fra i contrari anche esponenti di Fratelli d'Italia e Forza Italia, alleati della Lega in consiglio comunale, per cui sulla carta appare difficile l'approvazione della mozione. L'associazione ‘Cambiano Como’ per le 19 di mercoledì ha promosso un presidio davanti a Palazzo Cernezzi. Nelle ultime ore hanno preso posizione le confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, con un duro comunicato. “Ancora una volta, dopo il filo spinato al parcheggio di val Mulini, l’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile nello stesso sito e l’eliminazione delle panchine a San Rocco, siamo all’elevazione di un muro – scrivono i tre sindacati –. Un muro fisico, con l’apposizione delle grate davanti alla chiesa di San Francesco, e un muro psicologico, che ghettizza la parte più evidente e scoperta dell’emergenza sociale di questa città”. I sindacati chiamano la giunta a rispettare il mandato del consiglio comunale, dando seguito alla mozione, del giugno dello scorso anno, che impegnava a individuare un dormitorio in città. 

“La vicenda dei senza fissa dimora è la punta di un iceberg che chiama in causa le politiche sociali dell’amministrazione cittadina, la grave carenza di politiche abitative, con una parte consistente del patrimonio pubblico inaccessibile – continua la nota –. Ci stiamo avvicinando all’autunno e da mesi sappiamo che non vi sarà il tendone di via Sirtori a dare il consueto ricovero. È accettabile che a oggi non vi sia una soluzione? È accettabile che a oggi non vi sia neppure una prospettiva? Le grate e i fili spinati lasciamoli alle pagine buie della storia che dovremmo aver lasciato, per sempre, alle nostre spalle”.

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