Confine

Due arresti per una truffa da 650mila euro

I due, un 54enne romano e un 34enne croato, hanno pagato gioielli di una coppia spagnola con banconote fac-simile. Lo scambio nel 2017 a Como

Questura di Como
26 aprile 2019
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Stamane a Rovato, in provincia di Varese, e a Bergamo sono scattate le manette attorno ai polsi di un 54enne romano e di un 34enne croato. Sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Como che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal giudice delle indagini preliminari del capoluogo lariano. Stando all'accusa, sono responsabili di una mega truffa di 650mila euro ai danni di una coppia di gioiellieri spagnoli residenti a Madrid che, in cambio di preziosi messi in vendita su internet, nell'ottobre 2017 era giunti in riva al Lario per concludere l'affare. L'indagine dei poliziotti di Como era iniziata dopo che i coniugi spagnoli si erano presentati in Questura per denunciare di aver subito una truffa di ingente valore. Il valore dei gioielli che avevano messo in vendita attraverso un annuncio su Internet.

La coppia si trovava a Ginevra, dove si era recata per sottoporre i preziosi a una perizia, per avere l'esatto valore dei gioielli. A Ginevra i coniugi erano stati raggiunti da un collaborare, che li informava di essere stato contattato da un sedicente gioielliere che si diceva interessato all'acquisto, per cui chiedeva di poter visionare i preziosi, rendendosi disponibile a incontrare i venditori, anche in Svizzera, o meglio a Lugano. A garanzia, inviava copia del documento e biglietto da visita. L'incontro è poi stato spostato a Como presso l'Hotel Metropole Suisse in quanto passare la dogana con 650mila euro sarebbe stato rischioso. L'incontro con il romano si è svolto con piena soddisfazione delle parti, anche se lo scambio preziosi-soldi non è immediatamente avvenuto. A garanzia del gioielliere spagnolo c'è stato un successivo passaggio. Il madrileno è stato accompagnato all'Hotel Sheraton di Tavernola dove, ad attenderlo, vi era il croato che aveva il compito di fargli verificare e controllare, tramite una macchinetta conta soldi, il denaro contante destinato alla compravendita.

Effettuata la verifica, il denaro veniva messo all’interno di una sacca di tela e racchiuso dentro una valigetta ''24 ore''. Lo scambio valigetta con i gioielli al Metropole Suisse. Ed è qui che, poco dopo che i truffatori si erano allontanati con il tesoro, c'è stata l'amara scoperta da parte dei coniugi spagnoli. Le mazzette di denaro riportavano la scritta fac-simile. Grazie a una serie di attività tecniche e di accertamenti incrociati, i poliziotti comaschi sono risaliti a due presunti truffatori le cui fotografie sono state riconosciute dai coniugi madrileni. Nelle abitazioni degli arrestati è stato sequestrato parecchio materiale: mazzette di banconote con la dicitura fac-simile, euro e sterline in contanti per un ammontare di 15 mila euro, macchinette conta soldi, gioielli di dubbia provenienza. Nessuna traccia, per ora, dei gioielli truffati ala coppia di Madrid.

 

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