Valle Vigezzo

Mesi e mesi di ritardo per la messa in sicurezza della statale

Preventivata per lo scorso giugno, la progettazione dei lavori non si concluderà prima della fine dell'anno.

Pasqua tragica in Val Vigezzo (Ti-Press)
19 agosto 2018
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Solo a fine anno si concluderà la progettazione dei lavori di messa in sicurezza del tratto finale della statale 337 della Valle Vigezzo. Lo fa sapere la parlamentare del Verbano-Cusio-Ossola Mirella Cristina (Forza Italia) che aveva sollecitato l'Anas a fornire notizie sull'avanzato dell'iter. "Debbo purtroppo rilevare che siamo ben oltre quanto la stessa Anas aveva garantito nei giorni dell’emergenza a seguito della frana di Re, e cioè che la fase di progettazione si sarebbe conclusa entro giugno", dichiara la parlamentare. "Altri mesi di ritardo, che si aggiungono agli anni già passati da quando all’ente stradale sono arrivati i primi finanziamenti per la messa in sicurezza della statale vigezzina".

'Sono giorni in cui il tema delle opere pubbliche è di drammatica attualità'

Lo scorso 1° aprile, giorno di Pasqua, in località Meis, frazione di Re, la disastrosa frana precipitata sulla statale nell'istante in cui stava transitando un'autovettura che, diretta al Santuario della Madonna del Sangue, aveva a bordo due coniugi del locarnese, schiacciati e uccisi dai grossi massi. Della messa in sicurezza del tratto finale statale 337 sino al confine di Stato si parla da anni. Già sono a disposizione 70 milioni di euro. Il progetto preliminare da un paio d'anni era finito in un cassetto. "In questi giorni in cui il tema delle opere pubbliche è diventato drammaticamente di strettissima attualità, sarebbe bene che il governo prenda in considerazione di intervenire sulle troppe lungaggini che bloccano l’esecuzione di opere fondamentali per la sicurezza dei cittadini come quelle che riguardano i versanti montani", sottolinea la parlamentare forzista. "Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, Forza Italia ha chiesto di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato delle infrastrutture italiane: sono convinta che anche questo tema possa, anzi debba essere tra quelli di cui la Commissione si dovrebbe occupare".

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