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Emozioni e investimenti

L’Homo oeconomicus è un mito. Le persone non agiscono razionalmente, ma sono influenzate dalle emozioni. L’avversione latente alle perdite, l’innato istinto gregario e la paura di perdersi qualcosa portano a comportamenti irrazionali e a corrispondenti esagerazioni sui mercati finanziari.

Per gli investitori

Si tratta di controllare le proprie emozioni e di ignorarle il più possibile. Il successo degli investimenti a lungo termine richiede un obiettivo, una chiara strategia d’investimento, pazienza e serenità. Così si possono ignorare i richiami quotidiani delle borse.

Come sulle montagne russe

Quando le borse salgono, l’euforia aumenta. Quando crollano, regna la depressione. Le emozioni fanno parte degli investimenti, ma spesso portano a decisioni sbagliate ad alti costi. Per paura di perdere l’occasione, gli investitori salgono sul carro in ritardo e acquistano titoli a prezzi elevati. Per contro, è difficile liberarsi tempestivamente delle posizioni in perdita.

Facile a farsi

Chi desidera aumentare il proprio patrimonio sul lungo periodo, dovrebbe mitigare il più possibile le emozioni. Una possibilità è quella di delegare la gestione del patrimonio. La base è una precisa chiarificazione della propria capacità di rischio e della propria propensione al rischio, sulla quale viene poi elaborata la strategia d’investimento a lungo termine. Una volta stabilito questo obiettivo, è importante attenersi fermamente a esso, anche se le borse sono di tanto in tanto in difficoltà.

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