Economia

Un milione in più in busta paga per il Ceo di Ubs

Al suo secondo anno pieno alla testa della banca, Ralph Hamers ha guadagnato 12,6 milioni (nel 2021 erano stati ‘solo’ 11,5)

Ralph Hamers
(Keystone)
6 marzo 2023
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Presso Ubs sono ulteriormente sensibilmente lievitati nel 2022 i compensi del presidente della direzione Ralph Hamers: il manager olandese ha guadagnato 12,6 milioni nel suo secondo anno completo alla testa della banca, oltre un milione in più degli 11,5 milioni incassati l’anno precedente.

Lo stipendio fisso è ammontato a 2,9 milioni, a cui si è aggiunta una componente variabile per 9,7 milioni, emerge dal rapporto d’esercizio pubblicato oggi. Il dirigente 56enne aveva iniziato a lavorare per Ubs il primo settembre 2020 e aveva assunto la carica di Ceo il primo novembre dello stesso anno. Hamers era subentrato a Sergio Ermotti, che da parte sua aveva ricevuto 13,3 milioni di franchi nel 2020 e 12,5 milioni nel 2019.

L’intera direzione di Ubs è stata pagata l’anno scorso 106,9 milioni, un dato in flessione rispetto ai 107,8 milioni del 2021, ma è anche diminuito il numero di dirigenti. Al presidente del Consiglio di amministrazione Colm Kelleher sono andati 4,8 milioni. Complessivamente, a livello di gruppo i bonus del 2022 sono stati 3,3 miliardi, un dato da confrontare con i 3,7 miliardi dei dodici mesi precedenti, i 3,3 miliardi del 2020 e i 2,7 miliardi del 2019.

Come già noto – le cifre sono state pubblicate il 31 gennaio – la più grande banca svizzera ha chiuso il 2022 con un utile netto di 7,6 miliardi di dollari (la valuta con cui sono tenuti i conti, diversa da quella del rapporto sulle remunerazioni), il 2% in più dell’anno prima. Nel 2022 l’azione Ubs ha avuto una performance positiva in Borsa, pari al +4,8%. Un mese fa il titolo ha anche superato i 20 franchi, per la prima volta dall’agosto 2015. Stamani il valore è in progressione dello 0,6% a circa 20,80 franchi.

Società con sede a Basilea e Zurigo, Ubs offre servizi finanziari completi a privati, aziende e clienti istituzionali. L’impresa fa risalire le sue origini alla fondazione di Bank von Winterthur, il 25 giugno 1862, istituto che nel 1912 è convolato a nozze con la Banca del Toggenburgo, dando vita all’Unione di banche svizzere (Ubs). Nella sua forma attuale Ubs è frutto del matrimonio fra l’Unione di banche svizzere (Ubs) e la Società di banca svizzera (Sbs), avvenuto nel 1998. Oggi Ubs – questa la ragione sociale, non più una sigla – è una realtà presente in una cinquantina di Stati, con 72’600 dipendenti (espressi in posti a tempo pieno) e una capitalizzazione di mercato che sfiora i 65 miliardi di franchi.

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