Economia

Forte calo delle imposte per le imprese svizzere dal 2019

Da una ricerca del Bak Economics risulta che Nidvaldo ha sostituito Hong Kong al primo posto della graduatoria delle regioni fiscalmente più attrattive

Nidvaldo (qui Hergiswil, ai piedi del Pilatus) fa meglio di Hong Kong
(Keystone)
18 gennaio 2022
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Berna – Negli ultimi due anni le imposte sono fortemente calate per le imprese svizzere. Lo sostiene una ricerca del Bak Economics che indica come Nidvaldo abbia sostituito Hong Kong al primo posto della graduatoria delle regioni fiscalmente più attrattive.

L’onere fiscale, spiega Bak Economics in una nota, è diminuito significativamente in seguito al progetto Riforma fiscale e finanziamento dell’Avs (Rffa), approvato dal popolo in votazione il 19 maggio 2019. La fiscalità dei territori concorrenti esteri è invece rimasta relativamente stabile.

Calo del 3% in media dal 2017

In seguito all’adozione della Rffa, la maggior parte dei cantoni ha abbassato le imposte sugli utili e sul capitale. Ciò ha portato a una chiara riduzione dell’onere fiscale effettivo (Eatr) per le imprese, indica il Bak. La media dell’Eatr, ponderata in base al Pil di tutti i 26 cantoni, è scesa di -1,9 punti percentuali, ossia dal 15,8% al 13,9% tra il 2019 e il 2021. Il calo è di 3,0 punti se si considera il 2017 come anno di riferimento pre-Rffa (Basilea Città e Vaud avevano anticipato la riforma).

A livello cantonale, l’andamento è variabile da 0 (nessun cambiamento) a circa -10 punti percentuali. Il calo è particolarmente significativo nei cantoni in cui la pressione fiscale era precedentemente alta per gli standard svizzeri. Conseguenza: le differenze fra i cantoni sono diminuite. A livello regionale, la Svizzera centrale continua ad avere una pressione fiscale bassa rispetto alle altre regioni, quella orientale media e le altre grandi regioni piuttosto alta.

Trend internazionale

A livello internazionale, la tendenza verso la riduzione dell’onere fiscale per le imprese è osservata dal 2003. Tale trend è seguito anche dalla Svizzera che ha sempre mostrato dei livelli di tassazione inferiori alla media internazionale.

Negli ultimi due anni, le località concorrenti internazionali hanno tuttavia mantenuto l’onere fiscale relativamente stabile. La media internazionale ponderata in base al Pil dell’indice di tassazione calcolato dal Bak – il Bak Taxation Index – è scesa di soli -0,2 punti percentuali dal 2019 (26,4%) al 2021 (26,2%). In Europa, sono in particolare la Francia (-5,2 punti) e il Belgio (-2,0) ad aver registrato le riduzioni maggiori.

Nidvaldo in testa al ranking mondiale

Nel confronto internazionale, l’attrattiva fiscale dei cantoni svizzeri è quindi migliorata. Nel 2021 Nidvaldo ha sostituito il precedente leader Hong Kong (9,9%) in cima alla classifica internazionale.

La media dell’Eatr ponderata in base al Pil svizzero – 13,9% – è ora inferiore alla pressione fiscale di Singapore. Allo stesso modo, la Svizzera mostra dei livelli di tassazione inferiori rispetto ai Paesi vicini: l’Austria è al 22,5%, l’Italia al 23,2%, la Francia al 27,1% e la Germania al 29,3%.

Il Bak Taxation Index misura l’attrattiva fiscale di tutti i 26 cantoni svizzeri e delle loro più importanti località concorrenti a livello internazionale, calcolando l’onere fiscale per le imprese e per i dipendenti altamente qualificati.

L’indice è misurato per una società di capitali che è composta da parti uguali di diverse attività (attività immateriali, edifici industriali, macchinari, attività finanziarie, inventari), che è finanziata attraverso diverse fonti (utili non distribuiti, debito, nuovo capitale) e che ha un rendimento ante imposte del 20%.

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